2023, Rapporto di ricerca (Research report), ITA
Alba L'Astorina, Alice Benessia, Gloria Bordogna, Elisa Calastri, Andrea Caretto, Loredana Cerbara, Christian Colella, Laura Colucci Gray, Cristiana Crescimbene, Laura Criscuolo, Rita Giuffredi, Valentina Grasso, Lucia Laurenza, Flavia Pizzi, Raffaella Spagna
Tavoli tematici di condivisione dei risultati dell'esperimento urbano di BRIDGES
2023, Articolo in rivista, ENG
Tintori A., Pompili M., Ciancimino G., Corsetti G., Cerbara L.
Suicidal ideation is a multifactorial phenomenon that is increasingly prevalent among adolescents, especially following the impact of Covid 19 pandemic on their mental health. Its analysis necessitates an interdisciplinary approach that simultaneously considers sociological and psychological perspectives, especially looking at the role of interpersonal relationships and structural inequalities. The present study, based on a face-to-face survey conducted with a representative sample of 4288 adolescents, aims to identify the factors that most differentiate individuals with and without suicidal ideation, proposing a descriptive model of development process of this phenomenon with reference to the Italian context. We analysed variables related to socio-demographic status, relational status, social interactions, and psychological well-being using multiple correspondence analysis and logistic regression models. The results provide evidence for the existence of a direct association between negative psychological status and suicidal ideation but clarify that the psychological aspects are associated with sociodemographic characteristics and have their origins in the social sphere.
2023, Rapporto di ricerca (Research report), ITA
Alba L'Astorina, Alice Benessia, Gloria Bordogna, Elisa Calastri, Andrea Caretto, Loredana Cerbara, Christian Colella, Laura Colucci Gray, Cristiana Crescimbene, Laura Criscuolo, Stefano Crosetto, Enrico Ercole, Rita Giuffredi, Valentina Grasso, Lucia Laurenza, Flavia Pizzi, Raffaella Spagna.
Il progetto BRIDGES - Building Reflexivity and Response-ability Involving Different Narratives of Knowledge & Science impiega metodi di ricerca transdisciplinare e partecipata per comprendere e rafforzare la relazione tra scienza, società e sistemi ecologici nel contesto italiano. Per farlo utilizza come caso di studio, la fertilità del suolo, un tema di interesse locale e globale, dichiarato dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite come una delle tre emergenze del pianeta, insieme al cambiamento climatico e alla perdita della biodiversità. La fertilità del suolo è stata scelta anche in quanto tema complesso e controverso, perché la sua gestione e tutela implicano una serie di nuove relazioni e visioni tra scienza, società, ecosistemi e attori umani e non umani. Il presente Deliverable D0.8 contiene la relazione di medio termine del progetto, aggiornato ad aprile 2023, quando viene sottomessa la prima rendicontazione finanziaria e scientifica di progetto. Nel documento si passano in rassegna obiettivi di Bridges e domande di ricerca; sue modalità svolgimento; attori coinvolti; fasi; alcune riflessioni e note su sviluppi e conclusioni anche in merito ai successivi step di Bridges. Si descrivono anche i primi prodotti connessi alla attività, come presentazioni a conferenze e prodotti editoriali. Per il dettaglio delle attività descritte in questo Report di medio termine si rimanda ai Deliverable dei vari WP previsti dal piano di ricerca. Il Rapporto è stato stilato dalla coordinatrice di progetto in collaborazione con gli altri partner di progetto, relativamente ai WP di loro pertinenza
2023, Rapporto di progetto (Project report), ITA
Christian Colella, Loredana Cerbara, Cristiana Crescimbene, Rita Giuffredi, Alice Benessia, Laura Colucci-Gray, Alba L'Astorina
Parte del Deliverable D1.1: "Report on the Italian researchers' narratives on science" del progetto BRIDGES, la presente survey esplora le narrazioni e le pratiche di ricerca di oltre 2000 giovani studiosi provenienti da varie discipline all'interno dei centri di ricerca e università italiane, focalizzandosi sulle intersezioni tra scienza, tecnologia, lavoro di ricerca e questioni socio-ecologiche complesse. In un contesto di crisi socio-ecologica globale, emerge la necessità di superare la specializzazione scientifica e promuovere alleanze innovative tra scienza, società e politica.
2023, Rapporto tecnico, ITA
Alba L'Astorina e Loredana Cerbara, Rita Giuffredi, Laura Criscuolo e Cristian Colella
Deliverable D0.3 (WP 0.3 Data Management Plan) La gestione dei dati e della loro riservatezza nel progetto Brigdes Il Piano di trattamento dei dati personali (Data Management Plan - DMP) descrive i criteri con cui sono raccolti, gestiti e conservati i dati personali dei soggetti interessati1; i contesti e le attività del progetto in cui essi vengono raccolti; le modalità con cui vengono trattati, archiviati, per quanto tempo nonché le misure per limitare il data breach; vengono altresì identificati i soggetti titolari del trattamento dei dati. Incaricati trattamento dati ITD: L'Astorina, Giuffredi, Criscuolo e Colella Il DMP si basa sul modello usato per l'ERC Open Research e si ispira ai principi di Findable, Accessible, Interoperable and Reusable (FAIR). Il Piano segue inoltre il Regolamento 2016/679/UE sulla protezione dei dati personali (GDPR e successivo Provvedimento del CNR n. 27/2019) sulla protezione dei dati personali e in particolare si riferisce ai principi generali enunciati nell'art. 5 del GDPR, là dove si dice che i dati personali devono essere: o trattati in modo lecito, corretto e trasparente nei confronti dell'interessato; raccolti per finalità determinate, esplicite e legittime, e successivamente trattati in modo che non vi sia incompatibilità con tali finalità; o adeguati, pertinenti e limitati a quanto necessario rispetto alle finalità per le quali sono trattati («minimizzazione dei dati»); o esatti e, se necessario, aggiornati, adottando tutte le misure ragionevoli per cancellare o rettificare tempestivamente i dati inesatti rispetto alle finalità per le quali sono trattati («esattezza»); o conservati in una forma che consenta l'identificazione degli interessati per un arco di tempo non superiore al conseguimento delle finalità per le quali sono trattati; («limitazione della conservazione»); o trattati in maniera da garantire un'adeguata sicurezza dei dati personali, compresa la protezione, mediante misure tecniche e organizzative adeguate, da trattamenti non autorizzati o illeciti e dalla perdita, dalla distruzione o dal danno accidentali («integrità e riservatezza») Il Piano definisce inoltre i soggetti titolari del trattamento dei Dati
2023, Rapporto di progetto (Project report), ITA
Daniela Ferrazza, Maria Alessandra Molè e Marco Accorinti Cristiana Crescimbene e Laura Sperandio a cura di Marco Accorinti, Monica Andriolo, Loredana Cerbara e Daniela Ferrazza
Il Documento è articolato in più parti: anzitutto si tracciano gli elementi principali della Nuova Strategia (Capitolo 1), poi si definiscono gli ambiti valutativi proposti per la Nuova Strategia (Capitolo 2), verranno quindi approfonditi compiti e ruoli degli attori previsti nell'attività di valutazione così come in parte descritti dalla Nuova Strategia (Capitolo 3) e, infine verrano le Linee guida per la promozione dell'attività valutativa (Capitolo 4). Infine nel Capitolo 5 vengono ripresi alcuni elementi informativi contenuti nella Nuova Strategia e proposti un set di indicatori di valutazione e monitoraggio, così come richiesto da UNAR e relativi all'Asse Antiziganismo, all'Asse Abitazione, all'Asse Salute, all'Asse Istruzione e all'Asse Occupazione.
2023, Rapporto di progetto (Project report), ITA
Marco Accorinti, Monica Andriolo, Loredana Cerbara, Enrico Mascilli Migliorini, Maria Alessandra Molè, Antonio Sanguinetti, Sandro Turcio, Mattia Vitiello, Cristiana Crescimbene e Laura Sperandio a cura di Marco Accorinti, Loredana Cerbara e Monica Andriolo
Il presente Rapporto finale propone alcuni elementi valutativi relativi alla "Strategia Nazionale d'inclusione dei Rom, Sinti e Caminanti 2012-2020" (d'ora in poi Strategia o Strategia RSC), nell'intento di comprendere se e quanto essa abbia favorito un maggiore livello di coesione sociale, oltreché di inclusione sociale delle Comunità Rom, Sinti e Caminanti (d'ora in poi anche Comunità RSC o Comunità). Per la redazione del presente testo si è preso avvio da una ricerca di materiali e documenti relativi alla progettualità attivata grazie alla Strategia; volendo procedere a una lettura a forte - anche se non esclusiva - connotazione di tipo qualitativo, si è resa necessaria una interlocuzione con l'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri (d'ora in poi anche UNAR), nonché con una serie di stakeholder portatori di competenze ed esperienza di intervento su specifiche tematiche di maggiore interesse per la Strategia e l'attività valutativa. A questo scopo, è stato condotto un percorso di approfondimento (attraverso interviste mirate ai soggetti proponenti e attuatori) su alcune progettualità, configurabili come prassi di azione rilevante per gli obiettivi e gli assi della Strategia, per estrapolarne alcuni outcome relativi all'attuazione dei progetti stessi e della Strategia nel suo complesso. Pertanto, di seguito - dopo una breve introduzione rispetto alla metodologia di lavoro applicata e dopo una sintesi dei contenuti delle iniziative che sono state oggetto di lettura e analisi - vengono riportati i risultati degli approfondimenti, secondo i seguenti ambiti relativi a ogni progettualità analizzata: - il raggiungimento dei risultati; - il coinvolgimento del territorio; - la partecipazione e collaborazione tra attori; - il raggiungimento del target; - gli impatti sulle politiche di inclusione. Nella parte conclusiva del presente Rapporto si fornirà anzitutto due approfondimenti e poi un resoconto sull'andamento reale dei progetti, sull'impatto che questi hanno avuto sulla Comunità Rom e sulle condizioni per il superamento dei fattori di esclusione sociale e di discriminazione per evidenziarne le conseguenze, l'incisività e le novità apportate. Le osservazioni presenti all'interno di questa parte della ricerca valutativa si basano sull'analisi empirica dei dati raccolti dalle interviste somministrate agli stakeholder rappresentanti dei progetti presi in considerazione nella attività di rilevazione di campo.
2023, Contributo in volume, ITA
Loredana Cerbara, Nicolò Marchesini, Sabina Pellizzoni
Le differenze di genere nel reddito da lavoro dipendente sono ormai ampia- mente dimostrate 1 , ma rimane di difficile comprensione la differenza salariale in un contesto specifico come quello della ricerca pubblica. Se si considera che i rapporti lavorativi sono regolati da contratti standardizzati, sembra difficile po- ter affermare che persistono differenze di trattamento economico legati al ge- nere. In realtà, come è ben noto, le differenze non si riscontrano nel trattamento economico, che rimane invariato a parità di posizione e anzianità retributiva. Sebbene le misure continuino a evidenziare uno svantaggio netto per le donne in posizioni di leadership o in campi tradizionalmente dominati dagli uo- mini in importanti enti pubblici di ricerca come CNR e INFN, il monitoraggio nel corso del tempo mostra alcuni segnali incoraggianti di progresso verso la parità di genere. Le nuove generazioni sono sempre meno influenzate dal pre- giudizio che le donne non possano svolgere le stesse attività degli uomini nel mondo della ricerca scientifica. Tuttavia, questo processo di cambiamento pro- cede lentamente, e rende essenziale l'azione che gruppi come GETA operano per sensibilizzare i lavoratori della ricerca, il personale dirigente degli enti e le istituzioni politiche. Questo fenomeno è evidente sia nelle forbici di carriera, in cui talvolta emerge un beneficio per le donne ma solo nelle posizioni precarie, sia nei dati di moni- toraggio (GCI) che non mostrano mai una parità generale. Il vantaggio femmi- nile, se lo si ritrova, risiede solamente in corrispondenza di mansioni specifiche, come il settore amministrativo, ma la scienza e la tecnica permangono a condu- zione maschile. Fa timidamente eccezione il caso dell'INFN che riporta un re- cente passo avanti verso la parità nel passaggio dal II al I livello dell'inquadra- mento professionale, riduce complessivamente per l'anno 2022 lo svantaggio femminile. Sicuramente è necessario continuare a monitorare costantemente l'evoluzione di questo fenomeno nel tempo, al fine di verificare che i dati rilevati non si riferiscano semplicemente ad una coincidenza temporanea legata a circo- stanze contingenti, ma piuttosto riguardino un reale cambiamento strutturale in atto. Anche il CNR sta registrando parziali cambiamenti; tuttavia, essendo un ente molto grande e complesso, necessita di più tempo affinché gli indicatori comincino ad evidenziare un cambiamento stabile verso la parità.
2023, Monografia o trattato scientifico, ITA
Giovanna Avellis, Sveva Avveduto, Francesca Brezzi, Marco Cellini, Loredana Cerbara, Barbara De Micheli, Barbara Kenny, Daniela Luzi, Nicolò Marchesini, Serenella Molendini, Fabrizio Pecoraro, Sabina Pellizzoni, Costanza Piciollo, Lucio Pisacane, Giuliana Rubbia, Serena Tagliacozzo, Cristiana Crescimbene
Il Rapporto, il quarto dell'Osservatorio Genere e Talenti del CNR (GETA), prende in esame vari aspetti che ci sono sembrati rilevanti e presenta i risultati di alcune ricerche condotte nell'area. La prima parte del volume presenta le strategie e le prospettive, la seconda è dedicata ai dati, alle ricerche, alle analisi nelle aree di interesse. Sveva Avveduto, Gianna Avellis e Giuliana Rubbia presentano attività e pro- poste dell'Engagement Group del G20 denominato Women20, che quest'anno è passato dalla presidenza indonesiana alla quella indiana, soffermandosi in particolare su due aree di sicuro interesse e di grande impatto di genere: il divario digitale e il cambiamento climatico. Nel contributo è inoltre riportata la parte delle conclusioni del G20, contenute nella Leaders Declaration, che riguarda direttamente le questioni di genere ed è stata ripresa in gran parte dal Communiquè del W20. Barbara Kenny e Barbara De Micheli fanno il punto su uno strumento diventato ormai familiare alle Università e agli Enti di ricerca: i Gender Equality Plan. Il saggio propone un'ampia ed esaustiva analisi prendendo in esame le finalità dei GEP, la loro predisposizione e applicazione discutendo anche dei loro limiti, delle potenzialità e criticità ricorrenti così come degli elementi necessari per la buona riuscita dei GEP. Dopo un esame della situazione della parità di genere in vari contesti lavora- tivi e sociali, in Italia e non solo, Serenella Molendini affronta con dovizia di particolari la questione della certificazione della parità di genere in ambito aziendale, uno strumento che potrebbe provare a ribaltare la situazione di forte disuguaglianza tra i generi dato che mira a promuovere una maggiore presenza delle donne nel mercato del lavoro, per migliorare la coesione sociale e territoriale e per la crescita economica del Paese. Francesca Brezzi presenta un saggio che analizza la situazione della prestigiosa Accademia Nazionale dei Lincei con un taglio di genere. Quante lincee? In che posizioni e in quali ambiti disciplinari? Quali prospettive? Nell'Olimpo dell'Accademia le 'dee' vanno introdotte e incentivate per ' costruire nuove competenze e fondare nuove attitudini promuovendo una ridistribuzione equitativa di conoscenze, responsabilità decisionali, modelli organizzativi, strumenti per operare' così l'autrice conclude il suo contributo. La sezione del volume dedicata alle analisi e ai dati, si apre con il saggio di Loredana Cerbara, Nicolò Marchesini e Sabina Pellizzoni che ci conducono nel tema parità di genere analizzando con dovizia di dati, la situazione nei due mag- giori enti di ricerca pubblica, il CNR e l'INFN. Sia l'uno che l'altro ente, in base all'analisi presentata, stanno registrando parziali positivi cambiamenti che vanno monitorati attentamente per capire se si tratta di fenomeni strutturali o contingenti. Sarà quindi necessario disporre di più tempo affinché gli indicatori comincino ad evidenziare e confermino un cambiamento stabile verso la parità. Partendo dalla presentazione di molti dati sulla distribuzione di genere del personale nell'ambito delle scienze della terra nel settore dell'alta formazione in Italia e all'estero, Giuliana Rubbia ci offre un'approfondita e completa analisi della situazione delle scienziate nel settore delle scienze della terra nell'INGV ma anche in altri enti pubblici, quali CNR, OGS, ISPRA studiandone i pattern per rilevare differenze e similitudini. Fabrizio Pecoraro, Daniela Luzi e Marco Cellini analizzano una serie di dati molto originali e raramente presi in considerazione, data anche la difficoltà nella raccolta: il contributo degli assegnisti di ricerca alla produzione scientifica, nel nostro caso in particolare del CNR, valutando se e in che misura vi siano delle differenze di genere. Essi effettuano anche un'analisi degli autori e delle pubblicazioni per genere, livello e dipartimento. Il contributo, ricchissimo di dettagliati valori, rileva come tendenzialmente la produzione di articoli tra assegniste e assegnisti sia piuttosto stabile negli anni e sostanzialmente paritaria. Sabina Pellizzoni presenta uno studio sul Gender Mentoring Programme dell'INFN, che si ripropone di essere trasformativo, cercando non solo di soste- nere i percorsi di carriera delle giovani ricercatrici e dei giovani ricercatori, ma soprattutto di avviare un processo di crescita e di consapevolezza sulla dimensione di genere che coinvolga l'intera istituzione. Il saggio riporta una dettagliata analisi dell'organizzazione e degli obiettivi del programma di mentoring offrendo schemi di azione e strumenti adottati. Nicolò Marchesini e Serena Tagliacozzo presentano un'analisi della percezione del rischio Covid-19 con un taglio di genere e rendono conto dei risultati preliminari di un'indagine sul personale CNR che ha per oggetto anche i com- portamenti preventivi messi in atto in quella istituzione di ricerca, muovendo il focus sull'aspetto relazionale della scienza e studiando, in una prospettiva di genere, come la partecipazione a momenti (informali) di scambio della conoscenza possa essere influenzata dalla percezione del rischio. Anche Lucio Pisacane e Costanza Piciollo si concentrano sugli effetti che la pandemia Covid-19 ha avuto sul mondo della ricerca, allargando però lo sguardo all'intera Europa e riportando temi e riflessioni derivati dal recente rapporto della Commissione Europea The Covid-19 Impact on Gender Equality in Research and Innovation pubblicato nel marzo 2023. Sono analizzate, con un taglio di genere, le varie implicazioni non solo nella sfera lavorativa ma anche in quella sociale.
2023, Rapporto di progetto (Project report), ITA
Accorinti M., Andriolo M., Crescimbene C., Sperandio L., Cerbara L.
Come previsto dal Progetto Esecutivo, approvato da UNAR, viene di seguito proposta una analisi delle risorse finanziarie che sono state erogate nell'ambito della "Strategia Nazionale d'inclusione dei Rom, Sinti e Caminanti 2012-2020" (di seguito anche semplicemente "Strategia" come anche le comunità potranno essere indicate come "comunità RSC"). In particolare, nel presente Rapporto relativo alla Linea 2 del Progetto Esecutivo, vengono presentati alcuni dati relativi ai seguenti aspetti: o andamento tendenziale dei finanziamenti su scala nazionale e nei vari livelli territoriali relativamente all'importo complessivo per singola area territoriale; o soggetti che hanno beneficiato dei fondi e confronto dell'impegno finanziario erogato nei vari livelli di governo e contesti territoriali; o andamento tendenziale delle risorse disponibili nel tempo e determinanti di diverso impegno economico-finanziario, compresa l'incidenza di variabili esogene. Le riflessioni proposte hanno preso avvio da una schematizzazione delle risorse finanziarie allocate rispetto alle diverse iniziative condotte nell'ambito della Strategia, distribuite per ambiti territoriali e per annualità, come da Tabella allegata che riporta l'elenco dettagliato delle progettazioni inserite nella Strategia per Ente realizzatore e per anno di realizzazione/finanziamento. La strutturazione di sintesi consente di disporre di un quadro complessivo che risulta particolarmente utile per identificare programmi o tipologie di finanziamento unitarie. Tutte le informazioni sono state rese disponibili grazie alla preziosa collaborazione dei referenti per l'UNAR della Strategia e con loro discusse da gruppo di ricerca CNR per una più completa comprensione dei meccanismi che hanno guidato e caratterizzato la gestione finanziaria della Strategia.
2023, Rapporto di progetto (Project report), ENG
Accorinti M., Cerbara L., Ciancimino G., Crescimbene C., Sperandio L.
In accordance with the European Commission Communication No. 173 of April 4th, 2011, the National Strategy for the Inclusion of Roma, Sinti and Travellers (RST) 2012-2020 was developed, which is referred to in this report. The objective of the Strategy was to guide concrete inclusion activities for Roma, Sinti and Travellers, overcoming the emergency phase that had characterized government action in the previous years, especially in large metropolitan areas of the country. The Minister for International Cooperation and Integration was entrusted with the responsibility of constructing, in collaboration with the Ministers of Labor and Social Policies, Interior, Health, Education, University and Research and Justice, a Steering Committee. This committee involved representatives from regional and local entities, including mayors of major urban areas, as well as representatives of the Roma, Sinti and Traveller communities present in Italy. The Steering Committee's efforts were supported by the UNAR - National Office Against Racial Discrimination, serving as the national focal point. UNAR, activated in 2003 (by Legislative Decree No. 215/03) in line with EU Directive No. 2000/43/EC aimed at countering all forms of discrimination, is thus a reference point for the Strategy itself and for initiatives supporting RST communities. It ensures effective coordination among diverse Stakeholders in terms of roles, functions and competences and serves as a privileged observatory for both discriminatory phenomena and positive integration practices. From a methodological standpoint, the Strategy identified four intervention axes that led to the establishment of four working groups and respective project areas: housing, health, education and employment. Alongside these axes, UNAR carried out additional cross-cutting actions over time to counter discrimination and encourage RST community participation in the Strategy's implementation. This in-depth analysis of the project known as "Evalu-Action - Evaluation Activities of the National Strategy for RST 2012-2020" represents a synthesis of what has been implemented following the territorial/national intervention promoted by the 2012-2020 national strategy. Therefore, this report presents the overview of the presence of Roma, Sinti and Traveller communities (hereinafter referred to as "RST communities") based on various sources of information. The report is structured around available information sources and potential insights related to the axes of the 2012-2020 Strategy. It also includes some comprehensive analyses. Starting from these sources, the evolution of the presence of RST communities in Italy (an element that, as will be repeatedly mentioned, is of extremely challenging analysis) and their living conditions are described. Defining the presence of RST communities and the characteristics of the individuals comprising them is indeed part of a research effort aimed at gaining an in-depth understanding of the living situations of Roma and Sinti groups across the national territory. By understanding housing conditions, territorial contexts, work and education profiles, relationships with local institutions and origins, this research provides a framework to identify both critical issues and priorities for resource allocation and intervention. The research, however, becomes more rigorous when it encompasses a variety of sources, including direct engagement with RST communities, observation of living environments, analysis of local policies, involvement of thirdsector entities and more.
2023, Rapporto di progetto (Project report), ITA
Accorinti M., Cerbara L., Milione A., Molé Maria Alessandra, Crescimbene C., Sperandio L.
Come indicato nel Piano Esecutivo presentato da CNR-Irpps e approvato da UNAR, il primo approfondimento del Progetto denominato "Evalu-Action - Attività di Valutazione della Strategia Nazionale per RSC 2012-2020" rappresenta una sintesi di quanto risulta essere stato attuato a seguito dell'intervento territoriale/nazionale promosso dalla Strategia 2012-2020. Nel presente Rapporto si ricompone pertanto il quadro della presenza delle comunità Rom, Sinte e Caminanti (di seguito anche "comunità RSC") a partire da alcune fonti informative. Il Rapporto è strutturato sulla base delle fonti informative disponibili ed eventuali approfondimenti relativi agli assi della Strategia 2012-2020: esso comprende anche alcune analisi di carattere complessivo. Non si può ad esempio, non iniziare a citare quanto indicato nella Nuova Strategia 2021-2030 nonché i Rapporti internazionali che hanno -nel tempo- descritto la situazione italiana e le condizioni della minoranza RSC. A partire dalle fonti si cercherà di descrivere l'evoluzione non tanto della presenza delle comunità RSC in Italia (elemento che, come si avrà modo di dire più volte, è di assoluta difficile analisi), piuttosto delle condizioni di vita. Si vedrà infatti che molte analisi, per descrivere la condizione sociale delle comunità RSC, partono o dalla condizione abitativa o da quella dell'accesso ai diritti (tra tutti quello dell'istruzione) nonché del peso della discriminazione vissuta. Tali analisi costituiranno una base sia per la lettura dei casi studio previsti nella Linea 3 del Progetto esecutivo, ma anche per la definizione del percorso valutativo della Nuova Strategia 2021-2030. La definizione della presenza delle comunità RSC e delle caratteristiche delle persone che le compongono si colloca infatti all'interno di un'azione di ricerca volta a capire in profondità le situazioni di vita dei gruppi Rom e Sinti sul territorio nazionale: se si conoscono le condizioni abitative, i contesti territoriali in cui vivono, i profili legati al mondo del lavoro e alla scolarizzazione, i rapporti con le istituzioni locali e le loro provenienze, si riesce a presentare un tipo di ricerca che può dare un quadro su cui iniziare a individuare da una parte sia le criticità sia le priorità sulle quali lavorare e impiegare risorse. La ricerca però sarà più rigorosa se completa, se cioè riuscirà a utilizzare una pluralità di fonti: direttamente le comunità RS, l'osservazione dei luoghi di vita, l'analisi delle politiche locali, il coinvolgimento degli Enti del Terzo settore ecc..
2023, Articolo in rivista, ENG
Loredana Cerbara, Giulia Ciancimino, Gianni Corsetti, Antonio Tintori
Due to the increasing trend in the use of pornography recorded in recent years, along with the decreasing age of its consumers, many studies have investigated its potential negative effects on adolescents, who are developing their social and sexual identity, often producing inconsistent results. With the present study, which is based on a large representative sample of Italian students attending public upper secondary schools, predictors as well as negative and positive effects of pornography use on adolescents' attitudes, beliefs and well-being have been identified through a psychosocial approach. To achieve these results, the study involved a two-step analysis: first, the decision tree method for classification was applied to identify the main predictors of different frequencies in pornography consumption; subsequently, multinomial logistic regressions were carried out to detect the effects of pornography use. The results show a large difference between boys and girls in terms of frequency of pornography use, but also in the effects on adherence to gender roles, which is related to a still strongly stereotyped socialisation. Instead, similar negative effects on both girls and boys were found on self-esteem, body satisfaction, negative primary emotions and distress, suggesting the need for adequate sex education provided by both parents and schools to counteract taboos and blind internalisation of models of beauty and sexual behaviours provided by pornography.
DOI: 10.3390/soc13060146
2023, Working paper, ITA
Tintori A., Cerbara L., Ciancimino G.
Gli studi di scenario planning costituiscono un filone consolidato di ricerca nell'ambito del CNR-IRPPS, e nel tempo hanno trovato applicazione in campo nazionale e internazionale su tematiche che hanno riguardato aspetti sociali, culturali, demografici e sanitari della popolazione. Il presente studio, realizzato nell'ambito del progetto Osservatorio sulle Tendenze Giovanili attraverso il metodo Delphi MIX e mediante il coinvolgimento di un prestigioso panel nazionale, ha riguardato la costruzione dell'Agenda delle politiche per l'infanzia e l'adolescenza, contenente interventi politici innovativi, desiderabili e realizzabili, atti a contrastare la devianza sociale e a promuovere benessere, pari opportunità e inclusione giovanile, con particolare attenzione ai riflessi psicosociali prodotti dalla diffusione del COVID19.
2023, Working paper, ITA
Tintori A., Cerbara L., Ciancimino G.
realizzata nell'ambito del progetto Osservatorio sulle Tendenze Giovanili ed è parte di un consolidato filone di studi sociopsicologici condotti dal gruppo di ricerca Mutamenti Sociali, Valutazione e Metodi (MUSA) del CNRIRPPS. L'indagine, di tipo campionario, ha coinvolto 4.288 studenti e studentesse di scuole pubbliche secondarie di secondo grado d'Italia attraverso interviste realizzate con la tecnica CAPI. Mediante la costruzione di innovativi indicatori comportamentali e attitudinali, i risultati d'indagine offrono informazioni dettagliate circa i fattori di tipo individuale e sociale che promuovono e ostacolano la diffusione del benessere adolescenziale, le pari opportunità e l'inclusione sociale. Con l'ausilio di confronti con tendenze analogamente registrate presso la popolazione adolescenziale nel 2019 dal gruppo MUSA, il presente lavoro offre inoltre la misura dell'impatto sociale e psicologico della diffusione del COVID-19. L'analisi dei risultati d'indagine si incentra su una molteplicità di fenomenologie e patologie sociali afferenti ai mutamenti in atto nell'interazione sociale, allo stato del benessere individuale e relazionale, alla violenza e alla devianza offline e online, ai comportamenti e ai consumi a rischio, ai condizionamenti socio-culturali e alle opinioni circa la società e le istituzioni. Parole chiave: adolescenza, comportamenti, atteggiamenti, devianza sociale, stereotipi
2023, Articolo in rivista, ENG
Gambardella, C.; Mongardini, F.M.; Paolicelli, M.; Bentivoglio, D.; Cozzolino, G.; Ruggiero, R.; Pizza, A.; Tolone, S.; del Genio, G.; Parisi, S.; Brusciano, L.; Cerbara, L.; Docimo, L.; Lucido, F.S.
Indeterminate follicular thyroid lesions (Thyr 3A and 3B) account for 10% to 30% of all cytopathologic diagnoses, and their unpredictable behavior represents a hard clinical challenge. The possibility to preoperatively predict malignancy is largely advocated to establish a tailored surgery, preventing diagnostic thyroidectomy. We analyzed the role of the neutrophil-to-lymphocyte ratio (NLR), the platelet-to-lymphocyte ratio (PLR) and the lymphocyte-to-monocyte ratio (LMR) as prognostic factors of malignancy for indeterminate thyroid nodules. In patients affected by cytological Thyr 3A/3B nodules, NLR, PLR and LMR were retrospectively compared and correlated with definitive pathology malignancy, utilizing student's t-test, ROC analysis and logistic regression. One-hundred and thirty-eight patients presented a Thyr 3A and 215 patients presented a Thyr 3B. After the logistic regression, in Thyr 3A, none of the variables were able to predict malignancy. In Thyr 3B, NLR prognosticated thyroid cancer with an AUC value of 0.685 (p < 0.0001) and a cut-off of 2.202. The NLR results were also similar when considering the overall cohort. The use of cytological risk stratification in addressing the management of indeterminate thyroid nodules in patients is not always reliable. NLR is an easy and reproducible inflammatory biomarker capable of improving the accuracy of preoperative prognostication of malignancy.
DOI: 10.3390/ijms24076466
2023, Articolo in rivista, ITA
Accorinti M. e Cerbara L.
In occasione del progetto sull'attività dei CAV abruzzesi, è stata effettuata una va-lutazione dell'impatto sociale del nodo della rete più attivo in termini di copertura dei fabbisogni di intervento a protezione e supporto delle vittime di violenza. Si è svolto uno studio di caso nel Comune di Pescara realizzato secondo un approccio valutativo che integra la Teoria del programma con la Teoria dell'implementazione. Tale attività produce in termini di output un'analisi dell'impatto sociale del Centro Antiviolenza Ananke sul territorio comunale e un'analisi territoriale del valore sociale prodotto dalle iniziative di contrasto della violenza. L'attività di ricerca valutativa ha permesso distinguere le situazioni di contesto che facilitano oppure ostacolano l'attività di promozione dell'impatto sociale e ha evidenziato gli altri meccanismi che si sono rivelati utili in termini di impatto maggiore delle progettualità realizzate dal CAV di Pescara
2023, Articolo in rivista, ENG
Tintori A., Ciancimino G., Bombelli I., Rocchi D., Cerbara L.
The increase in the use of the Internet, strongly boosted by the spread of COVID-19, has amplified the risk of involvement in cyberbullying and online grooming among minors. To date, most research on these phenomena has focused on middle and high school students, with fewer studies on younger children. The present study aims to fill this knowledge gap by measuring the spread of cyberbullying and online grooming in a sample of 410 primary school students in the city of Rome and by identifying the main individual and environmental predictors associated with the involvement of children in these phenomena using factor analysis. Results indicate that both cyberbullying and online grooming are widespread among respondents, showing common traits within the four latent dimensions identified. Screen time is among the main predictors of children's involvement, together with parental supervision, phubbing behaviours, prosocial tendencies and family socio-economic background. These findings highlight the need for further studies on representative samples of this age group, as well as for a greater cooperative effort among schools, parents and caregivers to keep children safe in the virtual world.
DOI: 10.3390/soc13020047
2022, Curatela di monografia/trattato scientifico, ITA
Antonucci, Avellis, Avveduto, Brandi, Caruso, Cellini, Cerbara, Crescimbene, Di Tullio, Kenny, Luzi, Marchesini, Molendini, Pecoraro, Rubbia, Tagliacozzo
Il volume costituisce il Terzo Rapporto GETA (Cnr- Osservatorio Genere e Talenti) e si suddivide in due parti: la prima presenta le strategie e le prospettive, la seconda è dedicata ai dati, alle ricerche, alle analisi nelle aree di interesse. Nella prima parte sono presenti articoli sulla Strategia Nazionale sulla Parità di Genere (2021-2026) del Ministero per le Pari Opportunità e la Famiglia , sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e sull'attività di Women 20, l'Engagement Group del G20. La seconda presenta dati e riflessioni sulle risorse umane dedicate alla ricerca in particolare nel Cnr con un monitoraggio delle differenze di genere nell'Ente e una specifica analisi sugli assegnisti. Viene aperto un focus sulle questioni di genere nel settore della ricerca sui disastri e della ricerca nell'area dei rischi naturali. Sono, inoltre, analizzati i temi delle migrazioni di donne ad alta qualificazione con una formazione avanzata e della segregazione verticale nell'accademia italiana nei settori giuridico, economico-statistico e socio-politico. Chiude il Rapporto un contributo sul "gender pay gap", che prende in considerazione lo stato dell'arte e le prospettive sia in Italia sia in Europa.
2022, Articolo in rivista, ENG
Lorenzo Cugliari, Massimo Crescimbene, Federica La Longa, Andrea Cerase, Alessandro Amato, and Loredana Cerbara
The Tsunami Alert Centre of the National Institute of Geophysics and Volcanology (CAT-INGV) has been promoting, since 2018, the study of tsunami risk perception in Italy. Between 2018 and 2021 a semi-structured questionnaire on the perception of tsunami risk was administered to a sample of 5842 citizens residing in 450 Italian coastal municipalities, representative of more than 12 million people. The survey was conducted with the computer-assisted telephone interviewing (CATI) methodology, described in Cerase et al. (2019), who published the results of the first pilot survey (about 1000 interviews). The large sample and the socio-demographic stratification give an excellent representation of the resident population in the surveyed Italian coastal municipalities. Moreover, in 2021 an optimized version of the questionnaire was also administered via Telepanel (a tool for collecting proportional and representative opinions of citizens) that was representative of the Italian population and included 1500 people distributed throughout the country. In this work we present the main results of the three survey phases, with a comparison among the eight surveyed regions and between the coastal regions and some coastal metropolitan cities involved in the investigations (Rome, Naples, Bari, Reggio Calabria, and Catania). Data analysis reveals heterogeneous and generally low tsunami risk perception. Some seaside populations, in fact, show a good perception of tsunami risk, while others, such as in Apulia and Molise, reveal a lower perception, most likely due to the long time elapsed since the last event and lack of memory. We do not find relevant differences related to the socio-demographic characteristics (age, gender) of the sample, whereas the education degree appears to affect people's perception. The survey shows that the respondents' predominant source of information on tsunamis is the television and other media sources (such as newspapers, books, films, internet), while the official sources (e.g., civil protection, local authorities, universities and research institutes) do not contribute significantly. Also, we find an interesting difference in people's understanding of the words tsunami and maremoto, the local term commonly used in Italy until the 2004 Sumatra-Andaman event, which should be taken into account in scientific and risk communication. The Telepanel survey, based on a nationwide sample, highlights a lower level of tsunami risk perception in comparison to average risk perception levels found in the coastal-municipality sample. Our results are being used to drive our communication strategy aimed at reducing tsunami risk in Italy, to activate dissemination and educational programs (data driven), to fill the data gap on tsunami risk perception in the North-Eastern Atlantic, Mediterranean and connected seas (NEAM) area, and to implement multilevel civil protection actions (national and local, top-down and bottom-up). Not least, outputs can address a better development of the UNESCO Tsunami Ready program in Italy.