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2023, Articolo in rivista, ENG

Co-Planning Port-City 2030: The InterACT Approach as a Booster for Port-City Sustainable Development

Benedetta Ettorre, Gaia Daldanise, Eleonora Giovene di Girasole, Massimo Clemente

Port-city ecosystems face pressing challenges, such as land regeneration and environmental conservation, while striving to foster conscientious governance models among stakeholders. An innovative solution to address these issues lies in Information and Communication Technologies (ICT), acknowledged by sustainability frameworks as essential for sustainable urban development. Although ICT is regularly employed by ports for logistics and traffic management, its untapped potential for urban planning is substantial. Starting from studies conducted on port planning and management and the use of ICT as a decision support system, this research seeks to explore the feasibility of devising an innovative model to facilitate deliberative decision-making for the regeneration of port-city interaction areas. This study adopts the InterACT approach to support planning efforts by constructing an open and implementable Geographic Information System (GIS). This approach has been tested on the Port of Naples in Italy to provide the Port System Authority (AdSP) of the Central Tyrrhenian Sea with strategic guidance as part of their efforts to draft a new Port Master Plan. The initial achievements encompass the establishment of an operational database to facilitate stakeholders within the Port, in conjunction with the implementation of a deliberative decision-making process enriched by ICT. Additionally, a tool was devised to seamlessly combine visualization and spatial data integration, thus fostering engagement and collaboration between port and urban stakeholders.

Sustainability (Basel)

DOI: 10.3390/su152115641

2023, Prefazione/Introduzione/Postfazione, ITA

Fare Comunità: prospettive di implementazione e sviluppo transdisciplinare

Giovene di Girasole E.

La postfazione al volume "Il valore del patrimonio culturale per la società e le comunità, la convenzione del Consiglio d'Europa tra teoria e prassi" viene scritta dopo tre anni dalla sua pubblicazione e a due anni dalla ratifica in Italia della "Convenzione Quadro del Consiglio d'Europa sul Valore del Patrimonio Culturale per la Società" (Convenzione di Faro). È stata sviluppata partendo dai principi della Convenzione di Faro, attraverso la disamina dei documenti europei che riconoscono il patrimonio culturale e la cultura come fattori centrali nei processi di sviluppo sostenibile, alla luce della loro rilevanza per la ripartenza post pandemica. Sviluppa, inoltre, le riflessioni di quanto emerso dalle numerose occasioni di studio e confronto che sono state attivate sotto l'egida dell'Ufficio di Venezia del Consiglio d'Europa (CoE Venezia), come i convegni: "The Faro convention implementation. Heritage communities as commons: relationship, participation and well-being in a shared multidisciplinary perspective" (Napoli 16-17 dicembre 2021), a cura dell'Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo (IRISS) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università Federico II e dell'Ordine Nazionale degli Psicologi, e "Ricerca e attivazione delle comunità per valorizzare il patrimonio culturale" (Napoli 17 gennaio 2020), a cura dell'IRISS CNR. Tali eventi sono stati occasioni di dialogo interdisciplinare per diffondere la Convenzione di Faro, per attivare il dibattito tra gli studiosi della Convenzione e la conoscenza e il confronto tra le "Heritage Communities". In particolare, nel convegno del 2021 si sono confrontate professionalità diverse: psicologi, architetti, sociologi, economisti, avvocati, geografi, manager sociali e culturali, ognuno dei quali ha presentato le proprie ricerche nella cornice della Convenzione di Faro . Importanti momenti di confronto tra le "Heritage Communities" sono state anche le riunioni annuali della "Rete Faro Italia", organizzate dall'Ufficio di Venezia del Consiglio d'Europa, che hanno contribuito a rilevare e mettere in connessione le differenti esperienze di gestione partecipata realizzate da associazioni, gruppi di cittadini, istituzioni pubbliche e private, ecc., che consapevolmente (o inconsapevolmente) attuano i principi della Convenzione. È stata così determinata una prospettiva transdisciplinare di studio, ricerca e attività, in cui le diverse competenze si trascendono e ampliano la loro sfera di azione attraverso il coinvolgimento e l'inclusione dei diversi attori sociali. Contemporaneamente la coesistenza di valori e attori sociali diversi ha mostrato la necessità di superare i dilemmi dell'azione collettiva che caratterizzano la conservazione, l'uso, la manutenzione e la gestione dei "cultural commons" . Si sono potute, quindi, identificare delle questioni rilevanti che possono tracciare future "rotte" di approfondimento teoriche e operative, in particolare per lo sviluppo delle "Heritage Communities", mettendo in relazione il patrimonio culturale con le caratteristiche socioculturali e psicologiche dei luoghi.

2023, Contributo in volume, ITA

Gli amici del Molo San Vincenzo: una comunità patrimoniale per il recupero del molo borbonico nel porto di Napoli

Clemente M., Giovene di Girasole E.

Il patrimonio culturale rappresenta un elemento fondamentale per lo sviluppo sostenibile delle città e lo possiamo considerare un 'bene comune' per lo sviluppo della comunità, strettamente connesso alla sua identità e cultura. La Convenzione di Faro in questo senso, stimola gli Stati membri a "riconoscere l'interesse pubblico associato agli elementi dell'eredità culturale, in conformità con la loro importanza per la società" (art. 5)2. La Convenzione sollecita gli Stati a promuovere processi di valorizzazione partecipativi fondati sulla sinergia fra istituzioni, cittadini, associazioni, definendoli una Heritage Community, costituita da "persone che attribuiscono valore a degli aspetti specifici del patrimonio culturale che desiderano, nel quadro di un'azione pubblica, sostenere e trasmettere alle generazioni future" (art. 2). In questo contesto, appaiono interessanti i processi decisionali collaborativi e la loro stretta integrazione con i beni comuni5 e il patrimonio culturale. In particolare, il riconoscimento del patrimonio culturale come bene comune può consentire di costruire quelle condizioni di common ground che Elinor Ostrom reputa fondamentali per realizzare la fiducia, l'affidabilità e la reciprocità tra i membri della comunità Il contributo, dopo aver presentato il framework per una 'Cultural Commons Valorization', espone l'esperienza dei 'Friends of Molo San Vincenzo' (FMSV) che rappresentano l'esito applicativo del progetto di Action Research. Nati nel 2015, i FMSV hanno l'obiettivo di valorizzare il Molo San Vincenzo attivando processi decisionali collaborativi. Successivamente, si espongono i risultati del 'Self-Assessment', uno degli steps del 'Faro Process', basato sui principi e i criteri della Convenzione di Faro, con cui la Heritage Community dei FMSV ha autovalutato le azioni svolte. Infine, questa è stata l'occasione per testare lo strumento di autovalutazione individuandone potenzialità e criticità.

2023, Contributo in volume, ITA

Il MANN come "hub culturale" per un museo diffuso e condiviso delle acque dolci e salate di Napoli

Massimo Clemente, Gaia Daldanise, Stefano Fusco, Eleonora Giovene di Girasole, Daniela Savy

La costruzione di relazioni produttive tra comunità, valori e luoghi per la valorizzazione culturale e turistica di un territorio richiede innovazione di processo e di prodotto (Buscema & Pieri, 2004) e la definizione di modelli di sviluppo territoriale integrati, innovativi sul piano sociale, culturale e tecnologico. In questo contesto, assume particolare rilevanza la "Council of Europe Framework Convention on the Value of Cultural Heritage for Society" (Convenzione di Faro) (COUNCIL OF EUROPE 2005), entrata in vigore in Italia nel 2011 e ratificata nel 2020, che sancisce l'importanza dei beni culturali nella loro accezione di "beni comuni" e la partecipazione delle comunità (definite Heritage Community) ai processi di valorizzazione. Infatti, la competitività ed il futuro dei territori si gioca sempre più, oltre che sulla qualità dell'ambiente naturale e culturale, anche sulla capacità di interagire con le comunità locali rendendole parte attiva dei processi di sviluppo. In particolare, risulta importante individuare nuovi modelli innovativi di valorizzazione e gestione del patrimonio culturale, capaci di mettere in rete luoghi, istituzioni, associazioni, università, centri di ricerca, società civile (Giovene di Girasole, Daldanise, & Clemente, 2019). Identità e cultura, attraverso il coinvolgimento degli attori pubblici e privati, diventano così pilastri di strategie condivise di servizi innovativi (Cerreta, Daldanise, & Sposito, 2018; Izzo & Masiello, 2015) con un notevole impatto sul territorio e sulle comunità in termini di opportunità di lavoro e innovazione sociale (Manzini, 2015). Partendo da queste premesse il paper indaga come le Istituzioni Museali, alla luce della Convenzione di Faro, possono contribuire alla crescita economica e allo sviluppo di territori e comunità attraverso il coinvolgimento di istituzioni, società civile, associazioni, ecc. aprendosi al territorio circostante.

2023, Curatela di numero monografico (di rivista o di collana), ENG

The Faro Convention, Heritage Communities and Sustainable Development: Towards Collaborative Approaches for Cultural Heritage Management and Enhancement

Enrico Eraldo, Bertacchini; Eleonora, Giovene di Girasole; Fortuna, Procentese

Recent European policies consider cultural heritage as a "common good" and a key element for sustainable development. In this context, the "Convention on the Value of Cultural Heritage for Society" (Faro Convention), signed in 2005, recognizes Cultural Heritage in both its material and immaterial dimensions, as linked to the identity of places and communities, constituting a shared source of legacy, understanding, identity, cohesion and creativity. Cultural heritage provides communities with tangible and intangible experiences that favor the perception of common past and traditions, strengthening ties between individuals and places and favoring the social cohesion of communities. The multiple meanings and values that cultural heritage conveys highlight the interaction between local, cultural, historical and psychosocial dimensions by enhancing territorial resources. The recognition and enjoyment of environmental and cultural heritage improve residents' and visitors' quality of life and well-being. This process provides opportunities for discussion and debate on issues that affect the entire community, as well as to expand social capital, affecting community ties. This broad conceptualization of heritage, which also refers to the role and function of civic participation, opens the perspectives to many possible intercultural and inter-institutional collaborations and to innovative ways of promoting the development of cultural sites, communities and heritage. The coexistence of different values and social actors shows the need to overcome the collective action dilemmas that characterize the conservation, use, maintenance and management of the common goods. Starting from these principles the Special Issue, in a transdisciplinary perspective, aims at investigating the innovative models of governance and management based on collaboration, cooperation and active involvement of communities, oriented to the implementation of strategies for promoting innovative forms of social cohesion and spatial regeneration in urban and rural contexts. Scholars are invited to submit papers that will show new approaches referring (though not exclusively) to the following topics: Places, participation, values and connections Individual and collective fights in the participatory management of heritage Cultural commons, valorization and urban regeneration Collaborative governance, management and business development Identity of places, attachment, belonging and sense of community Coexistence, ties, and memory

2022, Contributo in atti di convegno, ITA

Co-Valorizzazione del patrimonio culturale per lo sviluppo inclusivo sostenibile

Giovene di Girasole, E, Clemente, M

For the Covid-19 pandemic restart, the role of cultural heritage valorisation through shared, collaborative and cooperative processes is a tool for the economic and social Italian growth. This is in line with the Council of Europe Framework Convention on the Value of Cultural Heritage for Society (Faro Convention) and the "Sustainable Development Goals" of Agenda 2030. In particular, the Goal 11 "Sustainable Cities and Communities", aims to safeguard and make accessible cultural heritage by highlighting its functionality for the well-being of the community and the quality of urban life and which, therefore, can be considered as "cultural commons". In the Faro Convention framework states that institutions and communities should contribute to the valorisation of cultural heritage. The round table, in a transdisciplinary perspective, aims to deepen processes, innovative approaches and tools of co-valorisation, with the aim of promoting new forms of urban economy and territorial regeneration.

XIII Giornata di Studio INU, Napoli, 16/12/2022Urbanistica informazioni (Testo stamp.), pp. 859–862

2022, Rapporto di ricerca (Research report), ITA

Valorizzazione nei porti di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia. Patrimonio storico-architettonico, funzioni portuali e aree di interazione porto-città.

Clemente, M., Daldanise, G., Giovene di Girasole, E., Oppido, S., Catanese, V., Ettorre, B.

Il censimento mira a definire una base di conoscenza utile allo sviluppo di progetti per la valorizzazione del patrimonio storico-architettonico dell'AdSP del Mar Tirreno Centrale in particolare nelle aree di interazione porto-città. Obiettivo finale è fornire un quadro conoscitivo (edifici di interesse storico-architettonico, archeologie industriali e spazi simbolici) attraverso la realizzazione di un database informativo che sia di supporto alle attività di progettazione e sviluppo dell'AdSP del Mar Tirreno Centrale. A tale scopo il censimento e la catalogazione prevedono una messa a sistema e integrazione del materiale documentale realizzato sul patrimonio storico-architettonico portuale con una presentazione delle possibili tipologie di intervento e rifunzionalizzazione su edifici e spazi selezionati.

2022, Contributo in volume, ENG

Maritime cultural landscape: collaborative governance for resilience and sustainability

Massimo Clemente, Gaia Daldanise, Eleonora Giovene di Girasole

The paper develops the issue of the sea-coast system as a "maritime cultural landscape", using the theory of the "commons". The maritime cultural landscape is understood as a common good and this implies the need to involve urban and maritime communities in both its care and enhancement. Based on this assumption, we consider the maritime cultural landscape as a "cultural ecosystem", an expression of the heterogeneity of urban and maritime communities and their interrelationships. In this perspective, the research proposes a framework to analyse "cultural values" and "cultural services" for the maritime cultural landscape enhancement by involving the coastal community through collaborative governance processes.

DOI: 10.23760/2499-6661.2022.16.03

2022, Articolo in rivista, ENG

Cultural Challenge for Port-City Ecosystem Re-Designing

Eleonora Giovene di Girasole, Gaia Daldanise

Ports are fundamental touchstones for territorial economic development, as they impact significantly on the city: both by influencing well-being and quality of life and by creating spatial, social, and environmental conflicts. Their importance implies the need to review the relationship between port and urban functions in order to make their operational activities sustainable from an environmental and social point of view but also in order to identify new services that can increase the integrated performance of the port and the development of the city. The paper investigates the port-city relationship and sketches out how it could be shaped in a sustainable way, such as by integrating cultural and creative activities into port planning, with the ultimate aim of casting ports as the link between maritime and urban culture. In this perspective, the paper analyses some practices, specifically in Barcelona and Rotterdam, which have strengthened the relationship between port-city and redesigned the areas of interaction. In these contexts, ports are found to preserve their function as logistical infrastructures but also, by activating processes of urban regeneration, to expand their sphere of action and become "cultural and creative infrastructures".

Portus plus 12

2021, Prefazione/Introduzione/Postfazione, ITA

Introduzione

Bonciani B, Bordato L, Giovene di Girasole E

Il libro si propone di approfondire con approcci e prospettive nuove la tematica delle città-porto con lo scopo di sollecitare un dibattito costruttivo capace di coinvolgere mondo accademico, policy maker e stakeholder sulle nuove sfide poste dal processo di globalizzazione economica al mondo della portualità e gli effetti da queste generate sulle comunità marittime.

2021, Presentazione, ENG

Collaborative port cities regeneration. The Naples Advanced Node

Massimo Clemente (Cnr Iriss), Fiorinda Corradino (Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale), Valeria Catanese (Cnr Iriss), Gaia Daldanise (Cnr Iriss), Eleonora Giovene di Girasole (Cnr Iriss)

The contribution was presented at the 35th RETE General Meeting, "Re(tooling) Port-City Territory. People, Planning and Participation". The event was jointly organized by RETE, an international association engaged in promoting cooperation between ports and cities, and TU Delft University, in collaboration with PortCityFutures, a research center of three Dutch universities focused on the space, society, and culture of the territories of port cities, and UFM, an intergovernmental institution that brings together 42 countries to promote dialogue and cooperation in the Euro-Mediterranean region. Scholars, as well as professionals from different areas of expertise, have recognized the role that port city territories can play in light of addressing the current global challenges. This requires spaces and resources that both port and city compete for. Therefore, it is necessary to conceive new spatial, socio-cultural, and political tools that enable shared learning, co-creation, and pertinent communication to stimulate strategic thinking and forge realistic dialogue between multi-scalar stakeholders for the port city territory. These tools need to be developed together with methodologies that assess cross-sectoral interests, resource availability and the governance structures. The initiative brought together experts in Port-City relationship and integration, thus allowing to share the experiences of academics and professionals who work on the role that port cities can play in global challenges, especially in relation to the integration of common spaces and resources. The contribution was presented within a roundtable focusing on successful cases of port-city relationship and integration in Europe and showed the activities carried out by the Advanced Node of Naples in terms of waterfront regeneration and activation of collaborative processes engaging local community for its recovery and enhancement. To this end, co-creation and and heritage walks were organized to make the Pier San Vincenzo known, collect stakeholders'interests and start up participatory processes. Some intermediate results have been achieved. The Pier from being an enclosed place unknown to the urban community has been visited over the years by more than 2000 people. The attention of the competent authorities has also been seized, thanks to the the Association Friends of Molo San Vincenzo and the scientific guidance of the Cnr Iriss which started in 2015 a research-action path on collaborative decision-making processes for the port-city system carried out by the research group coordinated by Massimo Clemente with Eleonora Giovene di Girasole and Gaia Daldanise.

35th RETE General Meeting, "Re(tooling) Port-City Territory. People, Planning and Participation", Delft, 02-04/12/2021

2021, Curatela di monografia/trattato scientifico, ITA/ENG

Dialoghi tra porto e città nell'epoca della globalizzazione. Per un approccio multidisciplinare alle sfide della portualità

Bonciani, Barbara; Bordato, Luisa; Eleonora, Giovene di Girasole

Il libro si propone di approfondire con approcci e prospettive nuove la tematica delle città-porto con lo scopo di sollecitare un dibattito costruttivo capace di coinvolgere mondo accademico, policy maker e stakeholder sulle nuove sfide poste dal processo di globalizzazione economica al mondo della portualità e gli effetti da queste generate sulle comunità marittime. L'analisi sulle sfide delle città-porto viene proposta nel testo all'interno di quattro parti tematiche (Parte I "Trasformazioni urbane, cultura e società"; Parte II "Governance, economia e responsabilità sociale"; Parte III "Innovazione tecnologica, sostenibilità e resilienza"; Parte IV "Accoglienza, migrazioni e contaminazioni culturali") comprensive di contributi redatti da Autori provenienti da diversi settori disciplinari. Nella Parte V "Oltre la città-porto: approcci, visioni e prospettive", il volume termina con alcune domande poste a testimoni privilegiati - stakeholder afferenti al mondo della portualità e della ricerca - con il fine di attualizzare e proiettare i temi di approfondimento affrontati dagli Autori nei vari contributi. Questo con la prospettiva di costruire una visione futura, in cui il sistema città-porto viene interpretato come "ecosistema" sostenibile orientato a processi di sviluppo, innovativi, culturali e creativi.Arcane

2021, Articolo in rivista, ENG

Faro Convention Network Process: Proposed Indicators for Heritage Community Self-Assessment

Cerreta, M., Giovene di Girasole, E.

Cultural heritage, according to the perspective opened by the most recent international conventions and recommendations such as "Council of Europe Framework Convention on the Value of Cultural Heritage for Society" (Faro Convention), Communication of the European Council, "Council conclusions on participatory governance of cultural heritage" and the "Recommendation of the Committee of Ministers to member States on the European Cultural Heritage Strategy for the 21st century" is deemed relevant for its role and capacity in building a sense of belonging, of local identity, cohesion, and in enabling the creation and strengthening of social capital [5-8], and also as a fundamental tool for sustainable development. The involvement of local communities, achieved through a networking process and engagement of different institutions interested in that local context, spreads a new awareness on the cultural heritage role for the local and communities development, understood as the ability of citizens to recognize their identity in that heritage as their own, as commons, and consequently to cooperate for its conservation. The Faro Convention promotes a participative cultural regeneration process based on the synergy between institutions, citizens, and associations. The latter has been defined in art.2 as "heritage communities" made of "people who value specific aspects of cultural heritage which they wish, within the framework of public action, to sustain and to transmit to future generations. The paper analyses the "Faro Process", a Faro Convention's tool, through which heritage communities can affiliate themselves to the "Faro Convention Network". This analysis has shown the lack of evaluation tools related to the "Self-management process", allowing heritage communities to assess their initiatives concerning the Convention's principles and trace their improvements over time. Identifying specific indicators explained through an appropriate rating scale can support an evaluation process, oriented to improve the decision-making and monitor changes over time. An evaluative approach can help build an interactive sharing process that facilitates operating the model of "learning organization", increasing the level of cultural, creative, and social productivity. The methodological proposal was tested for the Friends of Molo San Vincenzo Heritage Community's experience, activated in Naples, Italy.

Memòria viva (Castellon de la Plana) July 2021, Strasbourg, pp. 69–82

2021, Articolo in rivista, ENG

A Cultural Heritage Low Entropy Enhancement Approach: An Ex Post Evaluation of Creative Practices

Maria Cerreta, Gaia Daldanise , Eleonora Giovene di Girasole , Carmelo Maria Torre

According to the current European and Italian scenario related to urban regeneration, cultural and landscape heritage, valorisation is being also enhanced by the activation of innovative processes. These involve the development of methodologies and tools that are able to address decision-making processes among low entropy economy, complex values, and creative practices. In this perspective, the research aims to investigate the possibilities of developing a Cultural Heritage Low Entropy Enhancement (CHLEE) approach by considering how the complex values of cultural heritage can vary not only through a physical transformation of spaces but also through a program of uses and activities able to produce new values, where the human experience is essential. This type of model modifies the objectives that characterise the valorisation of cultural heritage and landscape, recognising that the fruition is no longer "consumerist" but "experiential". A crucial role is represented by the heterogeneity of creative practices that contribute to identifying and implementing innovative management and governance models. The present paper explores the components of creative regenerative processes, based upon the ex-post evaluation of some Italian experiments, across the PROMETHEE-GAIA multi-criteria method, to understand how creative experiences are building innovation ecosystem thanks to low entropy economy and improve the ex-ante evaluation for new strategies and policies.

Sustainability (Basel)

2021, Contributo in atti di convegno, ENG

Cultural and tourist valorisation processes towards a collaborative governance for Southern Italy development

Gaia Daldanise, Eleonora Giovene di Girasole, Simona Stella, Massimo Clemente

The research proposes an approach based on an incremental logic for the processes of cultural and tourist valorisation of Southern Italy. The factors that slow down civil growth and sustainable development in these marginal areas are many: unemployment, the abandonment of industrial areas, the depopula-tion of historical centres, social exclusion, widespread illegality. In a scenario where economic resources and management skills are scarce in the municipalities, the cultural and tourist development of a territory requires process and product innovation and an integrated territorial development model, innovative in social, cultural and technological but also organizational terms. The paper proposes the construction and updating of a "Cultural Collaborative Process" to support the knowledge, use, management and communication of the cultural heritage of the marginal areas of Southern Italy. The metodological approach, using interdisciplinary tools (community psychology, place branding, co-design, multi-group assessments and management), aims to define new services for the territory in which collaborative decision-making processes are supported by ICT to improve and expand a cultural and creative user-centered offer towards a new territorial governance.

New Metropolitan Perspective - NMP 2020, 25/05/2020, 30/05/2020Smart innovation, systems and technologies (Print) 178

2021, Contributo in volume, ITA

Il porto come "infrastruttura" culturale e creativa per la rigenerazione urbana.

Eleonora Giovene di Girasole, Gaia Daldanise

Nel passato la cultura marittima e la forma urbane delle città di mare erano strettamente connesse al porto, al suo ruolo territoriale e alle sue caratteristiche (Pavia, 2016). I porti hanno costituito nei secoli il cuore della città, non solo per essere un volano economico e sociale, ma anche per la capacità di trasformarne, di volta in volta, la morfologia (Clemente, 2011). L'evoluzione del rapporto città-porto, nel tempo e nello spazio, è caratterizzata spesso da una crescente separazione delle funzioni e del sistema di relazioni. I porti, come nodo del sistema logistico a supporto dello scambio commerciale internazionale, rappresentano una realtà economica determinante per lo sviluppo economico dei territori, che comportano impatti significativi sulla città sia influenzando le condizioni di benessere e qualità della vita, sia creando conflitti spaziali, sociali e ambientali. Con queste premesse il contributo vuole leggere alcuni casi studio che, con l'intento di superare queste conflittualità, hanno implementato attività proprie del settore culturale e creativo (Sacco et al., 2016; Santagata, 2009; Throsby, 2005) a servizio del porto e della città, anche attraverso il riuso del patrimonio culturale. La tesi è che il rapporto porto-città può essere implementato in modo sostenibile attraverso l'integrazione nella pianificazione dei porti delle attività del settore culturale e creativo, anche riferite alla specifica cultura marittima. Ovvero i porti continuano ad essere infrastrutture logistiche ma ampliano la loro sfera di azione, attraverso una governance innovativa sviluppandosi come "infrastrutture culturali e creative" capaci di diventare cerniere con la città attraverso la costruzione di un rapporto sinergico tra porto-imprese e territorio attivando processi di rigenerazione urbana.

2020, Articolo in rivista, ITA

Processi decisionali per Napoli Città-Porto Circolare: approcci e strumenti

Maria Cerreta, Gaia Daldanise, Eleonora Giovene di Girasole, Giuliano Poli, Stefania Regalbuto

Il contesto città-porto costituisce una realtà decisiva per lo sviluppo economico di territori e nazioni, in grado di influenzare in modo significativo le condizioni di benessere e di qualità della vita e di rendere operativo il modello di città circolare, preservando e migliorando in modo sostenibile sia le condizioni dei mari e delle risorse marine che dei territori e dei contesti urbani. Questi obiettivi possono essere perseguiti attraverso la costruzione di modelli di produzione e consumo adeguati e inclusivi, supportati da opportuni approcci valutativi. Il contributo mira ad individuare le condizioni per implementare un modello di città circolare e sostenibile attuando le raccomandazioni internazionali fornite sia nel quadro dei Sustainable Development Goals (SDGs), con particolare attenzione agli obiettivi 9, 11 e 12, sia dalla Direttiva europea 2014/89 del 23 luglio 2014, che individua la pianificazione dello spazio marittimo come strumento utile alle autorità pubbliche e alle parti interessate per realizzare un approccio integrato ed ecosistemico. Nell'intento di promuovere lo sviluppo delle economie marittime e costiere e l'uso sostenibile delle risorse, il paradigma dell'economia circolare rappresenta un'opportunità per ripensare i modelli di sviluppo tradizionali e rendere i porti aree driver per la rigenerazione della città e dei territori retrostanti. Il contributo, partendo da questi presupposti e attraverso le ricerche sviluppate nell'ambito del Master in "Pianificazione e Progettazione Sostenibile delle Aree Portuali" del Dipartimento di Architettura (DiARC), Università degli Studi di Napoli Federico II, presenta un modello di analisi e trasformazione per lo sviluppo delle città-porto basato sugli strumenti propri delle valutazioni integrate e dei processi decisionali multidimensionali adattivi. Il modello, strutturato per lo sviluppo del progetto di ampliamento del porto commerciale di Napoli Est, individua possibili strategie di sviluppo che includano il processo di rigenerazione per il quartiere di San Giovanni a Teduccio. I risultati evidenziano come i processi decisionali e gli strumenti propri delle valutazioni integrate possano supportare la gestione dei conflitti e contribuire ad attivare le fasi di un percorso di rigenerazione territoriale in grado di ristabilire un sistema di relazioni generative tra la città e il porto, rendendo operativi i principi dell'economia circolare e della sostenibilità.

Urbanistica informazioni (Online)

2020, Articolo in rivista, ENG

Towards Heritage Community Assessment: Indicators Proposal for the Self-Evaluation in Faro Convention Network Process

Maria Cerreta, Eleonora Giovene di Girasole

The Faro Convention introduces an innovative concept of cultural heritage by recognising the importance of the community that is formed around the cultural asset to be enhanced. This concept is consistent with the New European Agenda for Culture, especially the European Year Cultural Heritage (EYCH) Initiative 9 "Heritage for all: citizen participation and social innovation", that promotes a broader understanding of heritage, placing people and communities at the centre and involving them in making decisions about heritage valorisation. The cultural heritage acquires the meaning of common good and has been configured as "cultural commons", expression of values shared by the heritage community and of the process activated to enhance it. In this perspective, the paper presents a proposal for the integration of the evaluation process identified by the Faro Convention, explaining the appropriate indicators useful for analysing the specificity of the valorisation processes and making them comparable. The methodological proposal was tested for the experience of the Friends of Molo San Vincenzo Heritage Community, activated in Naples, Italy.

Sustainability (Basel) 12, pp. 1–22

DOI: 10.3390/su12239862

2020, Contributo in volume, ITA

Una vita nella Ricerca

Eleonora Giovene di Girasole

Una vita nella Ricerca, breve saggio in ricordo del porf, Corrado Beguinot

2020, Contributo in volume, ITA

PROCESSI PER LA VALORIZZAZIONE COLLABORATIVA DEI CULTURAL COMMONS NEL PORTO DI NAPOLI

Eleonora Giovene di Girasole, Massimo Clemente

La "Convenzione quadro del Consiglio d'Europa sul valore dell'eredità culturale per la società" (Convenzione di Faro) stimola gli Stati membri a riconoscere l'interesse pubblico associato all'eredità culturale e li sollecita a promuovere processi di valorizzazione partecipativi fondati sulla sinergia fra istituzioni, cittadini, associazioni, definendoli Heritage Community. Ovvero «persone che attribuiscono valore a degli aspetti specifici del patrimonio culturale, che essi desiderano, nel quadro di un'azione pubblica, sostenere e trasmettere alle generazioni future» (art.2). La sensibilizzazione verso il patrimonio culturale viene, quindi, intesa come capacità dei cittadini di riconoscere la loro identità in quel patrimonio, di riconoscerlo come proprio, come dei cultural commons e, di conseguenza, di cooperare per la sua conservazione. In questo contesto, assumono un ruolo determinante i processi decisionali collaborativi per la loro stretta integrazione con i beni comuni che consentono di costruire quelle condizioni di common ground che Elinor Ostrom reputa fondamentali per realizzare la fiducia, l'affidabilità e la reciprocità tra i membri della comunità. Il contributo presenta le ricerche teorico-metodologiche sui processi decisionali collaborativi legati al patrimonio culturale - in linea con i riferimenti innovativi espressi nella Convenzione di Faro e nei i suoi strumenti - condotte dal CNR IRISS e la loro applicazione, attraverso un percorso di Action Research, nel processo di valorizzazione del Molo San Vincenzo nel porto storico di Napoli attuato dalla Heritage Community dei "Friends of Molo San Vincenzo" e la sperimentazione dei workshop di progettazione collaborativa.

InstituteSelected 0/2
    IRISS, Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo (74)
    INM, Istituto di iNgegneria del Mare (1)
Author

Giovene Di Girasole Eleonora

TypeSelected 0/16
    Articolo in rivista (22)
    Contributo in volume (14)
    Contributo in atti di convegno (13)
    Presentazione (11)
    Relazioni in qualità di discussant (4)
    Rapporto di progetto (Project report) (3)
    Abstract in atti di convegno (2)
    Esposizione (2)
    Key note o lezione magistrale (2)
    Prefazione/Introduzione/Postfazione (2)
Research programSelected 0/16
    IC.P05.014.001, Strategie urbanistiche per la città contemporanea: multiculturalismo, identità, recupero e valorizzazione. (44)
    DUS.AD013.040.001, Strategie e politiche place-based per lo sviluppo (10)
    DUS.AD013.039.001, Maritime commons: processi collaborativi per la rigenerazione delle città portuali (9)
    DUS.AD013.040.004, Identità marittima e rigenerazione urbana: processi collaborativi per lo sviluppo sostenibile dei territori costieri (6)
    DUS.AD013.040.007, Processi collaborativi per la valorizzazione del Patrimonio culturale come bene comune (5)
    DUS.AD023.014.001, Maritime commons: processi collaborativi per la rigenerazione delle città portuali (4)
    DUS.AD013.051.001, Cultura, creatività e cooperazione per la valorizzazione del patrimonio culturale: Faro Heritage Communities in action (3)
    DUS.AD013.051.002, Cultural Commons: Convenzione di Faro e Comunità patrimoniali per la valorizzazione condivisa, collaborativa e cooperativa del patrimonio culturale (3)
    DUS.AD023.013.001, Censimento, classificazione e ipotesi di valorizzazione nel porto di Napoli: patrimonio architettonico, funzioni portuali e aree di interazione porto-città (3)
    DUS.AD013.037.002, Realizzazione di database informativo degli edifici di interesse storico-architettonico, archeologie industriali e spazi urbani simbolici dei porti di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia (2)
EU Funding ProgramSelected 0/1
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