2023, Monografia o trattato scientifico, ITA
Valentina Rossi (autore unico); Maria Grazia Spronati (Coordinatrice rapporti con la casa editrice); Antonio Marino (Progetto grafico, impaginazione ed editing); Angela Petrillo (Copertina).
Lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie dell'informazione e comunicazione (Information and Communication Technologies - ICT) sta producendo cambia- menti profondi negli strumenti e nelle modalità di conservazione, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale e, dunque, nelle politiche e normative adottate in materia, ai vari livelli di governo (globale, europeo e nazionale) e in diversi ambiti settoriali di regolamentazione (UNESCO, HRC, PIDESC, UE, CoE, OMPI, ...). La portata di tale fenomeno è stata efficacemente descritta dalla Special Rapporteur sui diritti culturali del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, la quale, nel suo Rapporto annuale del 2012, ha affermato che "le nuove tecnologie dell'infor- mazione e comunicazione non solo hanno un'influenza sulla cultura ma stanno di- ventando parte integrante della cultura come pratica quotidiana" (A/HRC/20/26). Le intense dinamiche evolutive che interessano il settore delle ICT e quello cul- turale, tuttavia, pongono nuove sfide che mettono alla prova la capacità dei sistemi di regolamentazione esistenti di garantire la tutela di tutti gli interessi in gioco. L'uso di strumenti e processi di gestione innovativi solleva complesse questioni giuridiche che attengono a diversi profili. Il volume approfondisce alcune di queste questioni, legate al godimento dei diritti culturali, alla tutela dei diritti d'autore e al riutilizzo del- l'informazione del settore pubblico (open data), analizzando le soluzioni innovative in corso di elaborazione e attuazione in diversi fora internazionali, nell'ottica di ve- rificare se e in che misure esse siano finalizzate e siano idonee a realizzare un equo bilanciamento tra accessibilità e fruibilità (e godimento dei diritti culturali), da un lato, e tutela dei diritti d'autore eventualmente esistenti sui materiali, dall'altro.
2023, Rapporto di ricerca (Research report), ITA
Valentina Rossi, Andrea Insolia, Livia Menziani, Alessandro Stiano, Marina d'Antonio, Antonio Marino (Editing), Angela Petrillo (Progetto grafico), Maria Grazia Spronati (gestione fonti documentali e bibliografiche)
Le tematiche approfondite nel Rapporto di ricerca sono le seguenti: analisi della Politica Comune della Pesca dell'Unione Europea nei suoi profili evolutivi; il sistema di controllo unionale in materia di pesca; analisi delle criticità del sistema unionale di controllo; la proposta di regolamento per la riforma del sistema unionale in materia di pesca; ricostruzione del contesto italiano in tema di controlli e mappatura delle competenze; il sistema UE di raccolta dei dati alieutici e la sua attuazione nel contesto italiano; analisi delle criticità emerse nel corso dell'analisi e indirizzi di policy.
2023, Rapporto di ricerca (Research report), ITA
Andrea Insolia, Valentina Rossi, Antonio Marino (Editing), Angela Petrillo (Progetto grafico), Maria Grazia Spronati (gestione fonti documentali e bibliografiche)
INDICE 1. "The capture fisheries sector at a crossroads": lo stato di conservazione delle risorse ittiche mondiali nei rapporti della FAO 2. I principi, i concetti e gli approcci che informano il regime di gestione e conservazione delle risorse biologiche marine 2.1. Il principio della sovranità permanente sulle risorse naturali 2.2. Il concetto di sviluppo sostenibile e la sua applicazione alla gestione e conservazione delle risorse biologiche marine 2.3. L'approccio precauzionale 2.4. L'approccio ecosistemico: verso un approccio integrato alla gestione e conservazione delle risorse biologiche marine 3. Emersione e sviluppo del regime di gestione e conservazione delle risorse biologiche marine: cenni al regime stabilito dalla Convenzione di Ginevra del 1958 sulla pesca e sulla conservazione delle risorse biologiche dell'alto mare 4. Il regime di gestione e conservazione delle risorse biologiche marine nella Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (CNUDM) e negli accordi successivi 4.1. L'approccio gestionale "per zone" (o "zonal management approach"): inquadramento generale 4.2. La pesca nelle acque soggette alla giurisdizione nazionale 4.2.1 La gestione e conservazione nelle acque interne, nel mare territoriale e nelle acque arcipelagiche 4.2.2 La gestione e conservazione nella Zona economica esclusiva 4.3. La gestione e conservazione delle risorse biologiche nel mare internazionale 4.3.1 La libertà di pesca e il ruolo dello Stato di bandiera 4.3.2 L'obbligo di cooperazione: prerequisito della conservazione delle risorse dell'alto mare 4.3.3 Gli obblighi di conservazione in alto mare 4.4. I limiti dell'approccio gestionale "zonale" 5. L'approccio per singole specie (o "species-specific"): inquadramento generale 5.1. Gli stock condivisi o transzonali, e le specie altamente migratorie 5.1.1 La disciplina stabilita dalla Convenzione di Montego Bay 5.1.2 L'Accordo del 1995 sugli stock ittici transzonali e altamente migratori 5.2. I mammiferi marini: cenni 5.3. Gli stock anadromi e catadromi 5.4. Le specie sedentarie 5.5. I limiti dell'approccio "specie-specifico"
2023, Rapporto tecnico, ITA
Alessandra Mancino Maria Grazia Spronati
Nel Rapporto, si descrivono le operazioni di ricognizione e censimento del materiale documentario presente presso la sede dell'istituto CNR IRISS, in ottemperanza a quanto disposto nella Circolare CNR 31/2022, prot.n. 86790/2022 del 25/11/2022. Attraverso tali operazioni, la Commissione Archivi del CNR ha inteso raccogliere dati relativi al materiale documentario tradizionale (cartaceo, elaborati grafici, fotografico, etc.) e audio-video, nonché acquisire informazioni sulla esistenza di collezioni/raccolte di beni naturalisticie scientifici di interesse storico conservati dalle strutture della Rete Scientifica dell'ente. In questo Rapporto, si descrive, pertanto, la situazione dell'archivio delll'Istituto IRISS - emersa a seguito di tali operazioni di ricognizione e censimento - per quanto attiene alla collocazione del materiale documentario, agli spazi occupati, al numero di unità di conservazione, allo stato generale di ordine e conservazione ed alle tipologie documentarie rinvenute
2022, Monografia o trattato scientifico, ITA
Valentina ROSSI (Autore unico); Maria Grazia Spronati (Coordinatrice e rapporti con la casa editrice); Antonio Marino (Progetto grafico, impaginazione ed editing); Angela Petrillo (Copertina).
Lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie dell'informazione e comunicazione (Information and Communication Technologies - ICT) sta producendo cambiamenti profondi negli strumenti e nelle modalità di conservazione, fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale e, dunque, nelle politiche e normative in materia, adottate ai vari livelli di governo (globale, europeo e nazionale) e nei diversi ambiti settoriali di regolamentazione (UNESCO, HRC, ICESCR, UE, CoE, WIPO, ...). Gli strumenti internazionali adottati in tutti questi contesti evidenziano il ruolo fondamentale della digitalizzazione e della messa in rete dei materiali culturali. L'accessibilità in rete permette ai cittadini di fruire dei materiali culturali a fini di svago, studio e lavoro, e consente alle istituzioni culturali di continuare a svolgere la loro missione, ossia l'accesso e la conservazione del patrimonio culturale, in un ambiente digitale. I materiali digitalizzati, inoltre, possono essere riutilizzati a fini commerciali, per usi quali lo sviluppo di contenuti educativi e istruttivi, documentari, applicazioni turistiche, giochi, etc.; infine, essi possono favorire il rafforzamento della dimensione sociale del patrimonio culturale e l'attuazione di un modello di governance partecipata. L'uso di strumenti e processi di gestione innovativi solleva, tuttavia, complesse questioni giuridiche che mettono alla prova la capacità dei sistemi di regolamentazione esistenti di garantire la tutela di tutti gli interessi in gioco. Il volume approfondisce alcune di queste questioni, nella prospettiva di favorire un equo bilanciamento tra alcuni degli interessi rilevanti (diritti d'autore, godimento dei diritti culturali, riutilizzo dell'informazione del settore pubblico e open data).
2018, Rapporto di ricerca (Research report), ENG
Daniela de Gregorio , Grazia Spronati
The mission of open access is to remove all economic, legal and technical barriers that prevent access to scientific information and contribute to the progress and free movement of ideas. The foundations for the technological development underlying the spread of motion are laid down by the Open Archives Initiative (OAI), which was established in 1999 with the aim of promoting standards, software, and common protocols to ensure the interoperability of e-prints repositories for free dissemination of the scientific knowledge through the use of open source technological tools. ¢Open access' has been adopted as a core strategy by the European Commission in order to improve knowledge circulation and thus innovation. It is illustrated in particular by the general principle for open access to scientific publications in Horizon 2020 and the pilot for research data. CLIC - Circular models Leveraging Investments in Cultural heritage adaptive reuse Project is part of the Horizon 2020 Open Access to Publication and Research Data Pilot. One of the scopes of the CLIC project is to map and analyse existing successful business and management models, financing mechanisms and governance arrangements for adaptive reuse of groups of cultural heritage monuments, cultural landscapes, buildings or sites Scientific papers and publications will preferably follow an open publishing (Gold Open Access) policy while the long term preservation and archiving of research data and information will be made publicly available with respect of CLIC partners policy.