2020, Articolo in rivista, ITA
Ambrosini L.
From the Lipari Island come some silvered vases (tin-folied) and one gold leaf vase. Shapes are the pyxis, krateriskos, thymiaterion, louterion, cup, patera, simpulum, dish, strainer, skyphos and situla. The ritual specificity of these shapes seems to prevail over their intrinsic value. The vases, reproducing precious pottery (in silver or gold), are shapes used in the consumption of wine or for the toilette (pyxides) and come from votive pits of the necropolis. The high number of pyxides is linked to the female's sphere offerings. As is known, the spread of pottery imitating metal vases or other luxury objects seems to be contemporary in Etruria and Apulia. In this study shapes, iconography, production, clay origin and technique (silver plated and gilding) are analyzed in order to understand if these vases are a local or imported production; for this last topic, archaeometric analysis are in progress. The most interesting result of this study is the identification of the original prototypes of the scenes depicted on two pyxides (one in golden leaf pottery and one in silvered pottery): they derive from Greek bronze box mirrors. The scene takes place in a cave near a fountain outside the enclosure of the temple of Athena Alea in Tegea and represents drunken Herakles attracting him to rape her, Auge, who tries to sneak away. The same scene, perhaps taken from similar moulds, appears on the famous silver gilded phiale from the Rogozen Treasure.
2019, Prodotto multimediale, ITA/ENG
CERA R
Il contrasto della discriminazione e della violenza nei confronti delle donne è il tema di approfondimento per il n. 3 della pubblicazione on line" L'Italia e l'applicazione del diritto internazionale. Rassegna dell'Istituto di Studi Giuridici Internazionali del Consiglio Nazionale delle Ricerche", diretta da G. Palmisano e O. Ferrajolo . Il Focus affronta l'adattamento alle Convenzioni rilevanti ratificate dall'Italia, anche alla luce delle Osservazioni conclusive del Comitato della Convenzione ONU contro la discriminazione nei confronti delle donne sul settimo Rapporto periodico presentato dall'Italia (CEDAW/C/ITA/CO/7, 24 luglio 2017) e della rilevante giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti Umani.
2019, Progetto, ITA
Aldo Luperini, Silvia Brena, Gabriella Liberati
Nell'ambito delle celebrazioni della giornata contro la violenza sulle donne è stato organizzato un incontro per approfondire la correlazione tra "hate speach" sui social media e gli episodi di violenza. La metodologia utilizza l'analisi semantica e la sentiment analysis. Lo studio ha utilizzato Twiter come case study in quanto risulta essereil social media più utilizzato dal mondo politico e giornalistico.
2015, Working paper, ITA
Barbieri Andrea Salvatore Antonio
Questo articolo si ispira alla sociologia storica di Max Weber al fine di: 1) individuare le condizioni di possibilità sociale dell'espressione delle passioni umane, e 2) identificare gli attori, gli interessi e le istituzioni che modellano l'espressione contemporanea delle passioni politiche e delle forme di violenza concomitanti. Nella sua Sociologia della musica, Weber (Weber 1921) mostra che l'espressione della passione è soggetta a delle condizioni di possibilità inerenti ad una razionalità perfettamente impersonale e che la razionalità propria alla musica occidentale è sia il prodotto di interessi materiali ed ideali e di un ceto sociale particolare e sia dei mezzi tecnici a sua disposizione. Questo articolo si basa su questa intuizione weberiana per proporre un ancoraggio sociologico e storico all'analisi delle passioni politiche della contemporaneità. Se il biopotere attuale modella l'espressione delle passioni e le canalizza verso delle nuove forme di violenza, e sole tecniche di potere non possono spiegare il divenire futuro delle passioni umane. L'articolo descrive come la governamentalità contemporanea si basa non solo su un regime di veridizione logicamente coerente, ma su degli attori sociali particolari che condividono degli interessi e delle istituzioni.
2014, Traduzione di libro, ITA
degli Uberti Stefano
Quello di cui Napoleon Chagnon era consapevole - il motivo che l'aveva spinto a partire - era che lo studio degli Yanomamo avrebbe rappresentato un'occasione unica, non solo per se stesso, ma per l'intera Antropologia. Puntando il dito contro gli antropologi culturali, da troppo tempo lontani dalla ricerca sul campo, Chagnon parte per il Sud America. Tra le ultime tribù indigene viventi, gli Yanomamö non avevano mai avuto alcun contatto sostanziale con la civiltà: stanziata in una sacca del bacino del Rio delle Amazzoni, la tribù era rimasta sconosciuta al mondo esterno fino agli anni cinquanta del Novecento. Una società il cui assetto avrebbe potuto fornire un'immagine dello stato di natura, della preistoria dell'uomo. Quello che Chagnon, però, non poteva affatto immaginare era la portata rivoluzionaria delle sue scoperte e la controversia - un dibattito che avrebbe intaccato le basi stesse dell'antropologia culturale - che ne sarebbe scaturita. Iniziata nel 1964 e proseguita per oltre trentacinque anni, la ricerca di Chagnon approda a una tesi tanto innovativa quanto scomoda: gli Yanomamo sono una "tribù pericolosa", appunto, una società votata alla violenza, la confutazione vivente del mito del buon selvaggio. Ferocemente criticato da altri studiosi, per tutta la sua carriera Chagnon insistette su un approccio scientifico della ricerca antropologica, sulla necessità di studi sul campo e sul passaggio obbligato dall'antropologia culturale e quella evolutiva.
2014, Articolo in rivista, ITA
marco ferrazzoli
I ricercatori del Cnr affrontano nel Focus di questo numero i rapporti tra calcio, sport, Brasile e ricerca scientifica. L'alleanza tra il gioco più bello del mondo, la tecnologia e la sperimentazione è sempre più stretta: computer, software, sofisticata preparazione atletica... Persino Stephen Hawking ha svolto alcune ricerche per aiutare la nazionale inglese. Mentre i brasiliani, sulla CO2, cercano il 'pareggio'
2012, Presentazione, ITA
Pagani Camilla
Negli ultimi trent'anni lo studio delle relazioni umani-animali ha avuto uno sviluppo senza precedenti nella storia del pensiero scientifico grazie al contributo di diverse discipline ed ha prodotto in molti casi un certo grado di riaggiustamento e un arricchimento del loro quadro teorico di riferimento. In particolare, per quanto riguarda le relazioni bambini-animali, la psicologia, in una prospettiva culturale, ha fornito e può ulteriormente fornire nuove chiavi interpretative per una comprensione più corretta ed approfondita dello sviluppo psicologico del bambino, soprattutto rispetto alla comprensione della diversità. Il modello teorico che propongo prevede una definizione allargata di diversità, in base alla quale il diverso è fondamentalmente tutto quello che è altro da sé, il non-io. Alcuni dei risultati di una nostra ricerca sulle relazioni dei bambini e degli adolescenti con gli animali, in particolare i risultati relativi all'empatia e alla violenza verso gli animali, sono particolarmente significativi, in quanto contribuiscono appunto ad ampliare ulteriormente il quadro teorico di riferimento utilizzato in ambito scientifico nello studio delle relazioni umani-animali, come pure nello studio dello sviluppo psicologico del bambino. Altri aspetti significativi della complessa tematica relativa alle relazioni bambini-animali sono, ad esempio, il rapporto tra relazioni bambini-animali e relazioni bambini-umani, il rapporto tra relazione con gli animali e relazione con l'ambiente naturale in genere, il ruolo della cultura e dell'educazione nello sviluppo degli atteggiamenti e dei comportamenti dei bambini nei riguardi degli animali.
2008, Presentazione, ITA/ENG
Colesanti G.T., Santoro D.
The finding, in the "Archivio di Stato" of Napoli, of the only surviving Justitiae register belonging to the "Cancelleria aragonese" serie 's (1453-1454), led to insight into the Calabria society thruough the analysis of the denunciations of crimes, such as: crimes against government, administration or people and sexuals crimes.