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2023, Rapporto tecnico, ITA

Studio e realizzazione del software di gestione dei dati e del sistema di ancoraggio al drone per uno strumento di prospezione aero-magnetica

Bucciero A.; Taurino F.V.

Nell'ambito del progetto Sagace, l'attività svolta ha avuto come principale obiettivo quello di progettare e realizzare il software di gestione dei dati e il sistema di contenimento e di ancoraggio al drone per uno strumento di prospezione aero-magnetica per la conduzione di indagini geofisiche. Gli argomenti e le attività di maggior rilevanza rispetto alla tematica su citata sono stati: o Studio dell'idea progettuale e ingegnerizzazione della soluzione HW/SW al fine di sviluppare un prototipo funzionante in grado di acquisire autonomamente dati da sensori e memorizzarli su una memoria locale; o Studio e realizzazione dell'enclosure e del sistema di ancoraggio al drone per lo strumento di prospezione aero-magnetica;

2015, Rapporto di ricerca (Research report), ITA

Indagini Geofisiche ad alta risoluzione nell'area della Stazione Elettrica 380/150 KV, Benevento III.

Piro Salvatore (1), Zamuner Daniela (1)

Nell'ambito del progetto per "LA REALIZZAZIONE DI UNA STAZIONE ELETTRICA 380/150 KV DI BENEVENTO III" e della Convenzione tra TERNA Rete Italia e ITABC (prot. n. 0001072 del 24.11.2009), sono state condotte indagini geofisiche con l'obiettivo di localizzare preesistenze archeologiche sepolte nell'area che ospiterà la prossima Stazione Elettrica 380/150 KV Benevento III. La prima campagna di prospezioni è stata effettuata nel periodo compreso tra il 27 Aprile e il 3 Maggio 2015, impiegando il metodo Magnetometrico differenziale fluxgate ed il Georadar ad alta risoluzione. La seconda campagna di prospezioni è stata effettuata nel periodo compreso tra il 17 e il 22 Giugno 2015, impiegando il metodo Magnetometrico differenziale fluxgate e due sistemi Georadar ad alta risoluzione, il SIR3000 monocanale e il sistema multicanale IDS-StreamX per investigare superfici estese.

2010, Articolo in rivista, ENG

ArchaeoGeophysical methods in the Templo del Escalonado (Cahuachi, Nasca, Perù)

Rizzo E; Masini N; Lasaponara R; Orefici G

The application of geophysical prospection methods to detect earthen remains is one of the major challenging issues to be addressed in archaeological investigations. The subtle geophysical contrast between earthen buried remains and the surroundings makes the detection of archaeological features very difficult. In this paper, we addressed this challenge using a multi-technique approach. The integration of different geophysical methods has been used to identify archaeological remains in Cahuachi (Peru), which is the largest adobe Ceremonial Center in the world. The investigations herein presented are focused on two different geophysical campaigns carried out in 2008 in an area of the Templo del Escalonado, which is highly representative of the whole archaeological site. It is a desert environment where the archaeological features are covered by sand and alluvial material. The geophysical prospection, required by the archaeologists to guide excavation planning, was performed using both Ground-Penetrating Radar (GPR) and Geomagnetic with gradiometer system. The first allowed the detection of significant anomalies, the latter confirmed the presence of these anomalies and also provided additional features not visible from GPR. Trial excavations were carried out in correspondence of some anomalies. The archaeologists unearthed a ceremonial offering in correspondence of an anomaly detected using both GPR and geomagnetic methods. Moreover an altar and precious archaeological materials were discovered in the area characterized by a magnetic anomaly. From the archaeological perspective these findings were very significant, because they enabled us to cast new light on the Templo del Escalonado. From the geophysical perspective, our results pointed out the high potentiality of magnetic and GPR techniques to detect, investigate and document adobe archaeological remains in a desert environmental setting.

Near surface geophysics (Print) 8 (5), pp. 433–439

DOI: 10.3997/1873-0604.2010030

2009, Abstract in atti di convegno, ITA

Rilievi magnetici a Torregaveta (Campi Flegrei) e Ischia Porto (Isola d'Ischia). geofisica marina di altissima risoluzione per la caratterizzazione di target in aree fortemente antropizzate

Gemma Aiello (1); Stefano Ruggieri (2); Francesco Paolo Buonocunto (1); Ennio Marsella (1); Salvatore Passaro (1)

Viene qui presentato un rilievo magnetometrico di altissima risoluzione effettuato dall'Istituto per l'Ambiente Marino Costiero del CNR di Napoli nelle aree costiere fortemente antropizzate di Torregaveta (Campi Flegrei) e di Ischia Porto (Isola d'Ischia), finalizzato all'individuazione di target al fondo mare utilizzando la magnetometria marina. Lo scopo del rilievo effettuato è stato quello di riscontrare e cartografare la presenza di condotte sottomarine, anche attraverso il confronto con la cartografia ufficiale, in modo da consentire la localizzazione di vibrocarotaggi nelle zone di fondale caratterizzate dall'assenza di anomalie magnetiche significative. Le mappe aeromagnetiche prodotte dall'AGIP (1981) hanno costituito per molti anni l'unico strumento di interpretazione e di riferimento delle anomalie magnetiche valido sul territorio italiano, soprattutto se sovrapposte alle principali strutture tettoniche visibili ad una scala regionale (Servizio Geologico Nazionale, 1994). Le nuove mappe magnetiche d'Italia hanno recentemente evidenziato una buona correlazione tra la geologia di superficie e le anomalie magnetiche (Chiappini et al., 2000; Caratori Tontini et al. , 2003). E' stato recentemente effettuato un rilievo magnetico di alta risoluzione del Golfo di Napoli (Siniscalchi et al., 2002; Aiello et al., 2004), che, unitamente ai rilievi magnetici dell'Isola d'Ischia (Bruno et al. 2002), ha evidenziato la complessità delle relazioni geologiche tra corpi vulcanici sepolti e/o subaffioranti al fondo mare ed alle anomalie magnetiche ad essi associate. Sono state qui applicate metodologie geofisiche quantitative di tipo numerico finalizzate alla ricostruzione della sorgente delle anomalie magnetiche ed alla loro interpretazione quantitativa attraverso l'analisi integrata di dati magnetici, sismici e batimetrici (Aiello et al., 2002; 2005). In particolare, è stata effettuata la localizzazione dei margini laterali che delimitano il corpo sorgente in base alla forma dell'anomalia magnetica che questo produce (boundary analysis). L'area di Torregaveta è localizzata nel settore occidentale dei Campi Flegrei (Fig. 1), ad ovest del Golfo di Pozzuoli. La zona, che ricade nel settore occidentale della caldera del Tufo Giallo Napoletano è caratterizzata dall'affioramento dei depositi vulcanici e vulcanoclastici riconducibili ai centri eruttivi di Baia, Fondi di Baia nord e sud, Averno ed Archiaverno e dai centri eruttivi sepolti di Bellavista, Mofete e Torre Cappella (Acocella et al., 1999; De Vita et al., 1999; Di Vito et al., 1999; Orsi et al. , 1999). Tra i depositi più importanti vi è il tephra di Torregaveta, costituito da scorie latitiche di colore grigio scuro, con intercalazioni di ceneri grigie, che presenta spessori compresi tra 1 m e 40 m. Il Vulcano di Torregaveta è un tuff cone caratterizzato da attività idromagmatica, composto da brecce tufacee. I depositi del Monte di Procida contengono anche tephra provenienti dai centri eruttivi di Miseno, Bacoli, Mofete ed Archiaverno.

GNGTS 2009, Trieste

2009, Abstract in atti di convegno, ITA

La struttura vulcanica sommersa di Torre del Greco (Vesuvio, Golfo di Napoli)

Gemma Aiello; Ennio Marsella; Stefano Ruggieri

È stata effettuata una ricostruzione tridimensionale di un'ampia struttura vulcanica sommersa,ubicata al largo di Torre del Greco (Golfo di Napoli), che rappresenta il proseguimento in mare del Vesuvio. Per tale ricostruzione sono stati utilizzati dati sismici e magnetici di alta risoluzione acquisiti nel Golfo di Napoli dal CNR-IAMC di Napoli nel quadro dei progetti di ricerca sulla cartografia geologica ufficiale dei Golfi di Napoli e Salerno (Aiello et al., 2004; 2005; 2009; D'Argenio et al., 2004; Ruggieri et al., 2007). Numerosi rilievi geofisici sono stati effettuati nell'area del Golfo di Napoli, con particolare riferimento all'area del Vesuvio (Zollo et al., 1996; 1998; Milia et al., 1998; Bruno et al., 2003; Capuano et al. , 2003). Questi hanno prodotto risultati significativi sulla struttura crostale superficiale del vulcano e sulle relazioni tra litologie vulcaniche e velocità sismiche di intervallo, anche in base alla tomografia sismica del vulcano (Capuano et al. , 2003; Zollo et al., 1998; fig. 1). Dati di sismica a riflessione acquisiti a terra nell'area del Somma-Vesuvio hanno indicato un collasso laterale verso sud-ovest del complesso vulcanico, che si è probabilmente verificato tra 35 e 11 ky B.P. (Bruno e Rapolla, 1999). Altre strutture vulcaniche come crateri avventizi sepolti, dicchi e depositi piroclastici, sono stati rinvenuti sul fianco orientale dell'apparato vulcanico. Il processing di dettaglio dei dati magnetici di alta risoluzione ha consentito l'identificazione di intensi picchi di anomalia magnetica, di forma sub-circolare, ed allineati in una direzione NNW-SSE, ubicati nel settore sommerso del vulcano Vesuvio (Secomandi et al., 2003). Il rilievo aeromagnetico terrestre condotto nell'area del Somma-Vesuvio (Paoletti et al. , 2005; fig. 2) ha mostrato in seguito l'esistenza a terra di un'ampia area di anomalia di forma ellittica collegata all'edificio vulcanico principale. I margini laterali delle sorgenti magnetiche dell'area sono stati analizzati usando mappe del segnale analitico e della derivata orizzontale del campo. Le anomalie magnetiche di alta frequenza rinvenute nell'edificio sono prodotte dal "rumore" culturale causato dall'elevata densità di popolazione esistente nell'area. L'edificio vulcanico del Vesuvio è stato intensamente studiato, soprattutto per quanto riguarda gli eventi eruttivi, la sismicità recente, la geochimica ed i movimenti del terreno del vulcano ed il rischio vulcanico ad esso collegato (Cassano e La Torre, 1987; Santacroce et al., 1987; Castellano et al., 2002; Esposti Ongaro et al., 2002; Mastrolorenzo et al., 2002). L'eruzione dei depositi dell'Ignimbrite Campana (37 ky B.P.) ha coperto l'intera regione della Campania e parte dell'offshore adiacente con spessi depositi di tufo grigio, al di sopra dei quali ha iniziato a crescere l'edificio vulcanico del Monte Somma. L'attività eruttiva del vulcano inizia con le "Pomici di Base" (18 ky) e con l'eruzione pliniana delle "Pomici Verdoline", che hanno stabilito il collasso dell'edificio del Somma e la sua conseguente calderizzazione, con la formazione di un nuovo edificio vulcanico, cioè il Vesuvio. Il periodo di attività tra 8000 B.C. a 79 A.D. è caratterizzato da tre principali eruzioni pliniane: "Mercato" (7900 B.C.), "Avellino" (3800 B.C.) e "Pompei" (79 A.D.). L'attività è continuata con l'eruzione di "Pollena" (472 A.D.) e l'eruzione del 1631 A.D. e quindi con poche eruzioni di piccola energia, sia effusive che esplosive, che hanno dato luogo a flussi di lava lungo le pendici occidentali e meridionali del vulcano (Sheridan et al. , 1981; Sigurdsson et al., 1984; Santacroce, 1987). Le informazioni sul basamento sedimentario sottostante il vulcano e le sue relazioni stratigrafiche con i prodotti vulcanici flegrei sono fornite dal pozzo "Trecase 1", perforato durante una joint-venture AGIP-ENEL sulle pendici sud-orientali del vulcano. La struttura vulcanica sommersa di Torre del Greco è caratterizzata da una facies sismica acusticamente trasparente e da elevati contrasti di impedenza acustica rispetto ai sedimenti sovrastanti. Le strutture vulcaniche secondarie a questa associate, visibili in base all'interpretazione dei profili sismici,sono caratterizzate da una geometria esterna domiforme e da dimensioni medie chilometriche. La base della struttura vulcanica di Torre del Greco ricopre l'unità sismica vulcanica correlabile con i depositi da flusso piroclastico dell'Ignimbrite Campana. Conseguentemente, nessun contrasto di impedenza acustica tra le due unità vulcaniche è chiaramente evidente sui profili sismici. Il top della struttura è irregolare ed eroso e mostra diverse culminazioni (fig. 4). Le tre culminazioni principali della struttura vulcanica sono chiaramente ricollegabili con tre picchi di anomalia magnetica positiva, dell'ordine di + 400 nT. Le evidenze geologiche e vulcanologiche suggeriscono una possibile età storica della struttura vulcanica di Torre del Greco. La vulcanologia del Somma-Vesuvio (Vezzoli, 1988) mostra infatti che, sul fianco del vulcano che si affaccia sul Tirreno, affiorano estesamente flussi di lava appartenenti alle eruzioni vesuviane antecedenti al 1631 D.C. e successive al 79 D.C., frequentemente ricoperte da spessi depositi piroclastici appartenenti alle eruzioni del 1631 D.C. La struttura di Torre quindi, che rappresenta la naturale prosecuzione verso mare del Vesuvio, può essere attribuita alle fasi recenti dell'attività storica del vulcano. La ricostruzione tridimensionale della struttura vulcanica sommersa di Torre del Greco è stata eseguita utilizzando vincoli forniti dall'interpretazione della sismica a riflessione ed in base alla correlazione della sismica a riflessione con la batimetria. La topografia del fondale in corrispondenza della struttura vulcanica sommersa è stata messa a confronto con l'andamento nel sottosuolo della sommità della struttura stessa, rappresentato con il contouring dell'orizzonte sismico corrispondente. Procedendo da nord-ovest verso sud-est esiste una buona corrispondenza tra la superficie topografica del fondo mare e l'andamento della sommità della struttura vulcanica, che non affiora al fondo mare. Il sollevamento della struttura in corrispondenza del fondo mare corrisponde alla presenza di ondulazioni topografiche dell'ordine dei dieci metri. Questa evidenza è con- fermata dall'interpretazione dei profili sismici, che hanno mostrato tre principali culminazioni della struttura vulcanica, in corrispondenza delle quali il sovrastante drappeggio sedimentario di età pleistocenico-olocenica è ridotto in modo significativo. Va evidenziata una forte coincidenza tra l'alto topografico del fondo mare di forma allungata (verso est) e l'alto nella sommità della struttura vulcanica sottostante. Questa può essere spiegato come una conseguenza della deformazione del fondale marino causata dalle culminazioni sottostanti della struttura vulcanica.

GNGTS 2009, Trieste

2006, Contributo in atti di convegno

Electromagnetically Induced Transparency Resonances in Potassium

G. Alzetta, S. Gozzini, A. Lucchesini, S. Cartaleva, T. Karaulanov, C.Marinelli, L.Moi

International Conference: Coherent Control of the Fundamental Processes in Optics and X-ray-Optics CCFP'2006, Nizhny Novgorod, Russia

2006, Contributo in atti di convegno, ENG

Electromagnetically Induced Transparency Resonances in Potassium

Alzetta G.; Cartaleva S.; Gozzini S.; Karaulanov; Lucchesini A; Marinelli C.; Moi L.

IV International Symposium: Laser Technologies and Lasers (LTL Plovdiv'2005), Plovdiv, Bulgaria

2006, Poster

Electromagnetically induced transparency resonances in potassium

G. Alzetta (1), S. Cartaleva (2), S. Gozzini (1), T. Karaulanov (2), A. Lucchesini (1), C. Marinelli (3), L. Moi (3)

Europhysics Conference Abstracts of The 38th EGAS Conference, Napoli

2005, Poster

Coherent Resonances in Potassium

G. Alzetta, S. Cartaleva, S. Gozzini, T. Karaulanov, A. Lucchesini, C. Marinelli, L. Moi

IV International Symposium on Laser Technologies and Laser (LTL 2005), Plovdiv

2005, Presentazione

Coherent population trapping for precise measurements

S. Cartaleva, D. Slavov, T. Kraulanov, C. Andreeva, L. Petrov, N. Petrov, Y. Dancheva, V. Biancalana, G. Bevilacqua, C. Marinelli, L. Moi, G. Alzetta, S. Gozzini, A. Lucchesini, K. Nasyrov, M. Auzinsh, K. Blush, D. Sarkisyan, T. Varzhapetyan, A. Atanasova

IV International Symposium: Laser Technologies and Lasers (LTL Plovdiv'2005), Plovdiv, Bulgaria

2003, Presentazione, ENG

Evidences of igneous bodies offshore Vesuvius volcano by high resolution seismic and magnetic profiling

Aiello G. (1), Bruno P.P.G. (2), Di Fiore V. (1), Marsella E. (1)

Il lavoro propone un'interpretazione integrata della parte sommersa del vulcano del Somma-Vesuvio nel settore orientale del Golfo di Napoli in base a dati sismici e magnetici recentemente acquisiti dal CNR-IAMC di Napoli

International Conference "Vesuvius Workshop", Napoli, 18-20 novembre 2003
InstituteSelected 0/6
    IPCF, Istituto per i processi chimico-fisici (5)
    ISPC, Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale (3)
    IAMC, Istituto per l'ambiente marino costiero (2)
    IBAM, Istituto per i beni archeologici e monumentali (1)
    ISMAR, Istituto di scienze marine (1)
    ITABC, Istituto per le tecnologie applicate ai beni culturali (1)
AuthorSelected 0/11
    Gozzini Silvia (5)
    Lucchesini Alessandro (5)
    Aiello Gemma (3)
    Marsella Ennio (3)
    Bucciero Alberto (1)
    Buonocunto Francesco Paolo (1)
    Lasaponara Rosa (1)
    Masini Nicola (1)
    Passaro Salvatore (1)
    Piro Salvatore (1)
TypeSelected 0/7
    Abstract in atti di convegno (2)
    Contributo in atti di convegno (2)
    Poster (2)
    Presentazione (2)
    Articolo in rivista (1)
    Rapporto di ricerca (Research report) (1)
    Rapporto tecnico (1)
Research programSelected 0/5
    MD.P03.014.001, Interazione coerente di radiazione con atomi, molecole e superfici attraverso la progettazione e sviluppo di nuove metodologie e sorgenti dall'UV al millimetrico (5)
    TA.P07.016.001, Sviluppo di tecnologie e metodologie per l'acquisizione e l'interpretazione e la diffusione di dati di geologia marina e ambientale per la gestione sostenibile (2)
    DUS.AD013.026.001, SISTEMA AVANZATA DI MONITORAGGIO AMBIENTALE - SAGACE (1)
    PC.P01.007.002, Integrazione di tecniche avanzate di rilevamento, metodologie geofisiche, GIS e modelli numerici per la conoscenza dei siti archeologici e la caratterizzazione dei manufatti storici (1)
    PC.P03.001.001, Metodologie integrate di diagnostica per la conservazione del patrimonio architettonico ed archeologico nel bacino del Mediterraneo (1)
EU Funding ProgramSelected 0/0
No values ​​available
EU ProjectSelected 0/0
No values ​​available
YearSelected 0/7
    2006 (3)
    2005 (2)
    2009 (2)
    2003 (1)
    2010 (1)
    2015 (1)
    2023 (1)
LanguageSelected 0/2
    Italiano (4)
    Inglese (3)
Keyword

magnetometria

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