M. T. Chiaravalloti, M. Taverniti
Istituto di Informatica e Telematica, IIT-CNR (sede Cosenza)
Le cartelle cliniche sono ordinate progressivamente secondo la segnatura riportata sul fascicolo, la quale oltre ad indicare il totale assoluto dei ricoveri indica anche il totale parziale relativo al numero di pazienti ricoverati distinto per genere. All'interno del fascicolo le carte sono ordinate cronologicamente. Nel dettaglio, ogni cartella clinica è composta da Documentazione amministrativa (il carteggio tra la Direzione del Manicomio e il Sindaco del comune di residenza del ricoverato (richiesta di notizie sullo stato di salute, comunicazioni su dimissione prossima o di decesso avvenuto); Documentazione medico-sanitaria, Modula informativa redatta dal medico del comune di provenienza del paziente e contenente informazioni di carattere socio economico e clinico giustificanti il ricovero, Tabella nosologica ed osservazioni di carattere sanitario (anamnesi, esame obiettivo generale con misure antropometriche, esame psichico), con il Diario clinico, Cartelle cliniche e/o documentazione di eventuali precedenti ricoveri nella stessa struttura o in altri manicomi italiani e, in alcuni casi, esteri e Relazioni mediche); carteggio personale tra paziente e parenti e amici. Le cure praticate e riportate soprattutto nel diario clinico sono state le più disparate e fantasiose, a volte estreme e volutamente sperimentali, spesso di esito dubbio o inefficaci. Molto frequente ci si imbatte in diciture del tipo «ma senza vantaggio alcuno», «senza però ottenere vantaggio di sorta», «con poco giovamento», «a nulla giovarono», «senza alcun effetto». In alcuni casi, a seguito di una cura, si legge «dopo di allora rimase balbuziente e come ebete», «la paziente poi si abituò al rimedio il quale riusciva inefficace». Queste espressioni sono testimonianza di una medicina che spesso procedeva per tentativi o usava i rimedi allora comunemente noti, e che si presumeva sortissero un qualche effetto, per una molteplicità, spesso non omogenea, di patologie. Le cure e le terapie applicate nell'istituto manicomiale non potevano prescindere dal pensiero scientifico di coloro i quali lo guidavano. Forte era infatti l'influenza del pensiero di Cesare Lombroso. Leggendo le carte si trova traccia perlopiù di strumenti di contenimento e strumenti di stimolazione sensoriale. Fra questi ultimi spicca quello che doveva essere l'apparecchio per la stimolazione elettrica, antesignano della macchina per l'elettroshock. Fra i mezzi di contenimento, "camicia di forza" conta ben 150 occorrenze, mentre Tra gli strumenti citati nelle cartelle cliniche ed adoperati per valutare la sensibilità cosciente dei pazienti ci sono il compasso di Weber, anche chiamato genericamente compasso oppure estesiometro, l'ago o spillo e il dinamometro. In generale si tratta di strumenti atti a misurare il grado delle sensibilità cutanee, in particolare la sensibilità tattile e quella dolorifica. Fra le terapie messe in atto per la cura dei pazienti ricoverati bisogna distinguere fra quelle che prevedevano l'utilizzo di preparati farmaceutici e quelle che tentavano mediante altre vie di recuperare la mente deviata del malato. I rimedi utilizzati per la cura delle patologie mentali, e di quelle fisiche che spesso vi si affiancavano, erano perlopiù composti naturali, estratti di erbe e piante officinali, preparati, infusi, decotti e talvolta droghe e veleni. Comune nella medicina dell'epoca era anche l'impiego di sanguisughe e di pratiche estreme come l'isolamento e l'idroterapia. Sebbene in maniera empirica a Girifalco veniva praticata l'ergoterapia. Un cenno meritano anche le cure placebo che, consapevolmente o meno, venivano praticate regolarmente, ma non avevano nessun fondamento né scientifico né razionale. La loro efficacia ed il loro successo erano del tutto casuali e legati a regressioni spontanee della malattia o della sintomatologia.
III° INCONTRO DI STUDI Tra medici e linguisti: I sistemi instabili, Napoli, Italia, 13/12/2018
Cartelle cliniche, estrazione terminologica, terminologia specialistica
Taverniti Maria, Chiaravalloti Maria Teresa
ID: 399437
Year: 2018
Type: Presentazione
Creation: 2019-02-04 13:17:37.000
Last update: 2019-12-12 20:09:12.000
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