2020, Monografia o trattato scientifico, ITA
Cadeddu Maria Eugenia
Utilizzando la metodologia storica e l'analisi testuale di documenti diversi, anche di natura orale, il volume propone una riflessione sulle migrazioni contemporanee a partire dai numeri, dai media e dalle narrazioni di chi un percorso migratorio l'ha effettivamente compiuto. In Italia i discorsi sulle migrazioni vertono spesso su determinate tematiche e aree geografiche, senza tener conto della complessa situazione migratoria del Paese, dove risiedono persone appartenenti a circa 200 nazionalità diverse. Allo stesso tempo, non sempre in tali discorsi è considerata la prospettiva dei migranti. Il volume è esito del progetto dei seminari "Migration Stories", attuato negli anni 2018-19
2019, Contributo in volume, ITA
Maria Eugenia Cadeddu
Embedded between mountains and sea, in the eastern Sardinia, Ogliastra is often described as a fascinating region, an ideal place to spend a holiday, due to its rugged and wild natural landscapes, beautiful beaches and historical monuments. Ogliastra is also known for the longevity of its population and the high number of centenarians, but in the past it was considered one of the most isolated and underdeveloped areas in Sardinia. The isolation of Ogliastra, frequently highlighted by travel books, was never absolute and was not an obstacle for the spread of Catalan and Castilian languages in the Modern Ages. The article, especially based on an analysis of notarial records, describes how these two languages were used in the writing context of Ogliastra and what was the role of Latin and Sardinian languages in the same context.
2019, Curatela di numero monografico (di rivista o di collana), ITA
Cristina Marras, Maria Eugenia Cadeddu
La coesistenza di più lingue in un medesimo territorio e le competenze plurilingui di singoli individui sono tematiche di attualità, a seguito anche dei recenti flussi migratori; tuttavia in Italia, come in altri paesi, non rappresentano situazioni di assoluta novità. Il volume, dedicato a ricerche svolte presso Istituti CNR, propone una serie di studi sulle lingue e i contesti plurilingui relativi sia al passato sia alla contemporaneità, offrendo anche possibilità di lettura trasversale e interdisciplinare su specifici temi e progetti.
2018, Linee Guida (Guide lines), ITA
Accorinti Marco; Cadeddu Maria Eugenia; degli Uberti Stefano
Linea guida di analisi delle "buone pratiche" di accoglienza messe in opera dagli Enti gestori e registrate nel corso delle visite MIRECO. Nel presente documento si considereranno i risultati di un'analisi delle "buone pratiche" registrate nei Rapporti di missione tra il maggio 2017 e il maggio 2018, analisi compiuta attraverso una dettagliata lettura dei rapporti medesimi e volta a costruire uno strumento per consentire un repertorio delle stesse.
2018, Presentazione, ITA
Benati, I. (presenter), Cadeddu, M.E., Ragazzi, E., Accorinti, M., Degli Uberti S.
Negli ultimi anni il sistema nazionale di prima accoglienza, composto principalmente dai Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS) controllati dal Ministero dell'Interno, e lo SPRAR (Sistema di Protezione per richiedenti Asilo e Rifugiati) rappresentano le principali tipologie di servizio di accoglienza dei rifugiati, richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale. Dal 2015 in poi, soprattutto in seguito alla cosiddetta "emergenza rifugiati", la considerevole crescita nella capacità di accoglienza è andata di pari passo ad una progressiva differenziazione nella tipologia di strutture, nelle modalità di assistenza e tutela degli stranieri richiedenti protezione internazionale, nella varietà di enti gestori coinvolti in questo servizio. Nondimeno, all'interno del sistema di accoglienza definito dal Piano Nazionale (2014), le profonde trasformazioni che hanno interessato le attività di assistenza hanno avuto ricadute sulle politiche e sulle pratiche di accoglienza e integrazione in maniera molto differenziata a livello regionale e locale. In questo quadro, sia in ambito scientifico che istituzionale, risulta ormai condivisa l'esigenza di elaborare un sistema di monitoraggio degli standard quantitativi e qualitativi dei servizi di accoglienza, in grado di identificare le buone pratiche e le criticità operative al fine di disegnare una "filiera ottimale dell'accoglienza". Non pochi sono tuttavia gli interrogativi legati all'elaborazione di un efficace strumento di monitoraggio. Come definire gli obiettivi e gli ambiti oggetto di rilevazione? Quali i criteri di definizione e identificazione delle "buone pratiche" (sia relative al monitoraggio, sia relative alle pratiche di accoglienza e integrazione)? Quali le metodologie sottese alle pratiche di rilevazione e al monitoraggio degli standard quanti-qualitativi? Partendo da questi interrogativi il presente contributo intende discutere, in primo luogo, la nozione di "buona pratica" che, così come ricavabile dai principali riferimenti normativi italiano ed europeo, informa le guide ai metodi per la fornitura di condizioni di accoglienza. In secondo luogo, all'interno di questa cornice, si avanzano alcune riflessioni analitiche che prendono spunto dai risultati di un approfondimento di ricerca sulle pratiche di monitoraggio adottate a livello territoriale. Obiettivo sarà illustrare le implicazioni analitico-metodologiche nella predisposizione e applicazione di uno strumento di rilevazione nazionale delle pratiche di accoglienza e integrazione che mira a garantire un'omogeneità quantitativa e qualitativa nella modalità di registrazione dei dati e, al contempo, documentare e valorizzare le specificità locali e regionali.
2017, Curatela di atti di convegno (conference proceedings), ITA/ENG
Maria Eugenia Cadeddu, Stefania Nasso
This book collects most of the papers and contributions presented during the National Conference Reception and integration: The role of small- and medium-sized towns, held at the headquarters of the Italian National Research Council (CNR) in Rome, on 6 and 7 October 2016. This initiative was promoted and organised by the Italian National Contact Point (NCP) of the European Migration Network (EMN). The EMN consists of Central Directorate for Immigration and Asylum Policies, Department for Civil Liberties and Immigration of the Ministry of the Interior, and of Department of Human and Social Sciences and Cultural Heritage of the CNR and the institutes under that Department. These are the Institute for the European Intellectual Lexicon and History of Ideas, the Institute for Research on Population and Social Policies, the Institute for International Legal Studies, the Institute for the Study of Regionalism, Federalism and Self-Government, and the Institute of Legal Information Theory and Techniques.
2017, Contributo in atti di convegno, ITA
Maria Eugenia Cadeddu
Despite continual exposure to migration related issues in the mass media, our understanding of the issues involved has not improved. The news media focus on the most sensational aspects - the emergencies, deaths at sea, the arrivals by boat, the building of walls or the unforeseen gathering of large groups. At times, this leads to the construction of facile slogans or half-baked statements of principle. However, the numbers and the complexity of the issue suggest a need for fully formed and considered policies, both in Italy and at a European level. There also needs to be a commitment by everyone to try and understand the issue and to play an appropriate part by developing a culture and understanding of migration that is not simply based on rhetoric or limited half truths. This study sets out to demonstrate that such a thing is possible by listing some institutional websites that provide reliable information on migration. Such resources, freely available to all, underline how important it is to develop a culture of migration.
2017, Presentazione, ITA
Accorinti M., Benati I., Cadeddu ME., Ragazzi E.
Le connessioni fra clima, risorse agricole e migrazioni possono essere esaminate secondo differenti prospettive, sia in riferimento agli ambiti territoriali dei paesi di origine e di desti-nazione dei flussi migratori e alle relative aree di transito, sia riguardo a specifiche temati-che. Cambiamenti climatici e conseguenti crisi agricole e ambientali, per esempio, interagendo con fattori di carattere politico, socio-economico e culturale, possono intervenire nella ge-nesi di fenomeni migratori o influire nella definizione delle loro dinamiche. Un esempio estremo è rappresentato dalle Isole Carteret, in Papua Nuova Guinea, destinate a scomparire per effetto dell'innalzamento del livello dei mari - imputato ai cambi climatici - e per questo evacuate dalla popolazione residente. Nelle zone di transito dei flussi migratori, oltre a eventuali attività agricole temporaneamen-te svolte dai migranti, si possono considerare le difficoltà climatico-ambientali del percorso seguito o altrimenti le modifiche causate all'ambiente dai medesimi flussi. È il caso del Ca-nale di Sicilia, dove le condizioni meteorologiche influiscono nella traversata compiuta dai migranti e dove, d'altra parte, aree significative per la biodiversità risentono degli esiti pro-dotti dall'affondamento dei barconi utilizzati dai trafficanti. Nei paesi di arrivo dei flussi migratori prevale il nesso agricoltura-migrazioni, che può in-cludere diversi temi: l'impiego di lavoratori immigrati nel settore agricolo, la creazione di imprese agro-alimentari da parte di immigrati, il trasferimento di colture e tecniche produt-tive, lo svolgimento di pratiche agricole presso i centri di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati. Nell'impossibilità di considerare l'intera gamma di prospettive di indagine citate, sarà di se-guito presentata una visione di sintesi del contesto immigratorio italiano e delle modalità organizzative del sistema di accoglienza, con specifici riferimenti all'agricoltura come pratica di formazione e inclusione sociale, e saranno esposti alcuni dati sul lavoro degli immigrati nell'agricoltura e sulle imprese agro-alimentari.
2016, Presentazione, ITA
Accorinti M., Cadeddu M.E.
La comunicazione ha inteso esaminare alcuni termini in uso per definire la condizione di "straniero" nell'attualità, con particolare riferimento agli immigrati presenti nei contesti urbani, collegando il discorso ai più recenti dibattiti sulla convivenza, la sicurezza, le politiche di inclusione sociale e il diritto di asilo. Gli interventi del welfare a favore dei migranti sono definiti da alcuni studiosi come "luoghi dell'etichettamento", nei quali gli operatori sociali attribuiscono ai migranti delle identità a partire dalla loro condizione di bisogno. Secondo altri invece termini e identità dei migranti sono collegati al loro complesso percorso di integrazione, mentre per i fautori degli ethnic racial studies si deve considerare l'esame comparativo delle categorie etniche e razziali e la produzione di identità sociali, rapporti di potere e forme di conoscenza all'interno dei contesti urbani. Nel corso della comunicazione si sono evidenziate alcune pratiche di etichettamento linguistico in uso da parte dei media e degli operatori sociali nei confronti dei migranti che possono produrre meccanismi di esclusione e discriminazione. Attraverso un passaggio transdisciplinare e temporale, si è inteso infine confrontare l'ambito delineato con situazioni similari del passato sardo - considerando in particolare la città di Cagliari in epoca medievale e moderna -, allo scopo di definire le tipologie di "straniero" e di presentare alcune riflessioni sull'identità sarda, variamente declamata da intellettuali e opinionisti di tutte le epoche.
2014, Contributo in volume, ITA
CADEDDU Maria Eugenia
L'articolo intende presentare lo stato delle attuali conoscenze sull'uso del catalano e del castigliano in Sardegna durante l'epoca moderna, esaminando un particolare documento di ambito amministrativo: l'acte de possessió del viceré Manuel Gomez de los Cobos, marchese di Camarasa.
2014, Contributo in atti di convegno, ITA
CADEDDU Maria Eugenia
L'articolo esamina gli inventari di alcune biblioteche private di area sarda, formatesi durante i secoli XVI-XVII, che si distinguono per la particolare rilevanza in termini di volumi conservati e loro tipologia, al fine di individuare le opere in essere presenti dedicate al Nuovo Mondo e alle scoperte geografiche.
2014, Curatela di monografia/trattato scientifico, ITA
CADEDDU Maria Eugenia
2014, Contributo in atti di convegno, ENG
CADEDDU Maria Eugenia
Hibrid identities, Lleida, 20112013, Contributo in atti di convegno, ITA
Maria Eugenia Cadeddu
L'articolo intende presentare un primo quadro di sintesi sul contesto plurilingue della Sardegna in età moderna, costituito da una comunicazione - scritta e orale - in catalano, castigliano, latino, sardo e italiano.
2013, Curatela di monografia/trattato scientifico, ITA/SPA
CADEDDU Maria Eugenia, GUARDO Marco
Il volume presenta gli atti di un convegno dedicato al Rerum medicarum Novae Hispaniae thesaurus, l'importante silloge di botanica, zoologia e mineralogia del Nuovo Mondo edita dall'Accademia dei Lincei nel 1651. L'opera, maggiormente nota come Tesoro messicano, è variamente esaminata dagli autori dei contributi, in una prospettiva multidisciplinare volta a ricostruire la complessità delle sue fasi compositive e il suo valore nel quadro scientifico dell'epoca.
2010, Contributo in volume, SPA
Cadeddu Maria Eugenia
A lo largo del siglo XX, aunque también con anterioridad, quienes se han ocupado de examinar las condiciones de estancamiento y desarrollo económico retardado en Cerdeña, indicaron entre las causas del mismo su carácter insular y el aislamiento de la región, tanto en referencia al conjunto de relaciones exteriores como respecto a sus peculiares divisiones morfológicas y sociales internas. Estas características, que no se limitan al ámbito geográfico y que tocan una pluralidad de valencias histórico- antropológicas, además de perjudicar el sistema productivo sardo, habrían contribuido en gran medida a preservar sus tradiciones más antiguas, sobre todo en las zonas montañosas del interior, haciendo la isla refractaria a cualquier influencia externa y consecuentemente ajena a las evoluciones de la historia europea. Se trata de un recorrido interpretativo de los acontecimientos sardos común en la obra de estudiosos italianos y extranjeros 1, de diferente formación y presupuestos metodológicos dispares, pero que, a pesar de la fortuna que ha tenido, merecería cierto detenimiento a la hora de confirmar lo que ocurre en cada época y un recurso mayor al amplio abanico de fuentes y parámetros de contextualización disponibles. La trayectoria decimonónica de la historia sarda, junto a algunas formas de vida arcaicas y a la fuerza sugestiva de los paisajes naturales, a menudo desoladores y privados de trazas humanas, desde luego que influyeron en la opinión de historiadores, geógrafos y viajeros interesados en la isla 2. Y sin embargo puede ser un error proponer una situación específica como un modelo absoluto que sea válido para toda Cerdeña y aplicable a todo su pasado, ya que se corre el peligro de crear un presupuesto del que derive cualquier explicación, en vez de acceder a conclusiones procedentes de una investigación sistemática.
2009, Contributo in atti di convegno, ITA
CADEDDU M.E.; CASTELLO S.; SERRELI G.
La presenza degli ordini cavallereschi nell'ambito dei quattro stati medievali sardi, i cosiddetti "Giudicati", è sporadicamente attestata. Il mio contributo in questo articolo mira a ricostruire il quadro insediativo fra età antica e medioevo nei territori interessati dalla presenza dei Templari. Questo articolo in atti di convegno si inquadra nella più generale ricerca sull'insediamento e i villaggi abbandonati in Sardegna fra il X e il XV secolo, nell'ambito della Commessa "Alle origini dell'Europa mediterranea: gli ordini monastico cavallereschi" inserita nel Progetto "Insediamento e territorio" del Dipartimento Patrimonio Culturale.
2008, Presentazione
Cadeddu M.E.
Identità mediterranea ed Europa. Mobilità, migrazioni, relazioni interculturali, Roma